Lo scandalo giudiziario che ha colpito il comune di Capaccio Paestum rischia di avere ripercussioni significative sulla scena politica locale. L’indagine ha portato all’arresto di figure di spicco, tra cui l’ex sindaco Franco Alfieri e altri due politici locali, a pochi mesi dalle elezioni comunali previste per il 25 e 26 maggio.
Figure chiave coinvolte
Tra gli arrestati figura infatti Antonio Bernardi, agente della polizia municipale, accusato di aver fatto da intermediario tra Alfieri e l’imprenditore Roberto Squecco, con il quale avrebbe avuto un atteggiamento di “allarmante disponibilità”. Il giudice Annamaria Ferraiolo, nell’ordinanza di custodia cautelare, ha evidenziato la “notevole propensione” di Bernardi a eseguire direttive illecite. Bernardi, già candidato sindaco della città dei templi con il Movimento 5 Stelle, aveva annunciato proprio pochi giorni fa la volontà di ricandidarsi a sindaco e stava lavorando per la costruzione delle liste. Di fatto la misura cautelare disposta a suo carico da parte della Procura salernitana impedirà la sua partecipazione alle amministrative.
Accuse di favoreggiamento personale
Ma non solo. Un altro stop sotto il profilo politico interessa Maria Rosaria Picariello, ex assessore alle Politiche Sociali e all’Istruzione. Anche lei è stata posta agli arresti domiciliari con l’accusa di favoreggiamento personale.
Secondo la Procura, Picariello avrebbe reso “dichiarazioni mendaci e omissive” per aiutare Squecco, Bernardi e Pecora (dipendente comunale anche lui destinatario di misura cautelare) a eludere le indagini. Il giudice ha sottolineato la sua “allarmante propensione a rendere dichiarazioni mendaci volte a sviare le attività d’indagine”.
Picariello, la candidata più votata alle ultime elezioni comunali, era stata considerata una possibile candidata sindaco, poi la scelta di sostenere il gruppo con a capo l’avvocato Gaetano Paolino, nel quale era confluita gran parte della maggioranza uscente.
Implicazioni politiche
Gli ultimi arresti rischiano però di scuotere profondamente la politica locale in vista delle imminenti elezioni, portando a rimescolare le carte delle possibili candidature.