Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione staccata di Salerno (presidente Gianmario Palliggiano, estensore Pierangelo Sorrentino) ha emesso sentenza sul ricorso presentato da Italia Nostra Onlus contro il Comune di Capaccio Paestum. La controversia ruota attorno all’iter utilizzato dall’Ente per la realizzazione di un Cinema teatro comunale nell’area dell’ex Cinema Myriam.
Le contestazioni
Italia Nostra Onlus aveva contestato la Deliberazione del Consiglio Comunale di Capaccio Paestum n. 48 del 6 agosto 2020, che autorizzava la variante al progetto definitivo per la costruzione del nuovo complesso. Secondo l’associazione, questa decisione avrebbe comportato un illegittimo incremento volumetrico in un’area storicamente protetta, violando le normative urbanistiche nazionali e regionali. In particolare, si sosteneva che il Comune avrebbe dovuto rispettare le restrizioni legate al “Borgo della riforma di Capaccio Scalo”, un’area dichiarata di interesse storico-artistico.
La decisione del Tar
Il ricorso ha evidenziato diverse presunte irregolarità, tra cui l’assenza di autorizzazioni paesaggistiche adeguate e la violazione delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano Regolatore Generale (PRG).
Tuttavia, il TAR ha respinto queste argomentazioni, affermando che il Comune ha legittimamente adottato una variante semplificata per un’opera già di sua proprietà, senza necessità di espropriazione.
L’Ente potrà quindi portare avanti le opere che, seppur a rilento, erano proseguite anche in attesa di giudizio. La vicenda giudiziaria che interessa il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, potrebbe però ulteriormente frenare i lavori.