Con le dimissioni dei consiglieri comunali di Capaccio Paestum che porteranno nelle prossime ore alla nomina di un commissario prefettizio, si conclude definitivamente l’era di Franco Alfieri come sindaco di della città dei templi, nonché presidente della provincia di Salerno.
Una data storica
Una data storica quella di ieri (seppur in negativo), quando tutti gli esponenti della maggioranza, uniti, hanno firmato l’atto che ha determinato la caduta dell’amministrazione Alfieri.
Si tratta, infatti, della prima volta che l’amministratore cilentano viene sfiduciato, seppur in questo caso le dinamiche non siano propriamente politiche. Il portavoce dei dimissionari, l’ormai ex presidente del consiglio Angelo Quaglia, ha parlato di unità in vista delle prossime elezioni amministrative. Dichiarazioni di facciata poiché non tutti sono concordi.
Parte dei consiglieri, infatti, si mostra in netto contrasto con la giunta comunale e in particolare con la vicesindaco Maria Antonietta Di Filippo, che ha retto da ottobre a ieri le sorti del Comune.
Campagna elettorale già iniziata
La campagna elettorale è già pronta ad entrare nel vivo, visti anche i tempi ristretti (probabilmente si voterà a maggio). Non mancano, però, frizioni tra gli uscenti, in particolare sul nome del candidato e sulla continuità rispetto al passato.
Se è vero che Alfieri è fuori dai giochi, infatti, c’è chi vorrebbe un’amministrazione con l’ormai ex primo cittadino dietro le quinte. Altri, invece, pretendono piena autonomia.
Diversi i nomi che già circolano. Per la giunta uscente si parla di Antonio Di Filippo e di Maria Rosaria Picariello, anche se quest’ultima difficilmente accetterebbe di proporsi in prima persona. In seno al consiglio comunale, invece, Angelo Quaglia è il nome che garantirebbe maggiore unione.
Tra i papabili che non hanno fatto parte dell’attuale amministrazione, invece, circola con maggiore insistenza il nome di Ettore Bellelli, ex amministratore, attuale presidente di Coldiretti Campania e nome spendibile per riconquistare la fiducia tra i cittadini.
Nel centrodestra sono già in atto movimenti. L’obiettivo è correre uniti e non disgregarsi come avvenuto nel giugno scorso. Con simboli di partito o da civici, tornerebbero in campo Emanuele Sica e Carmine Caramante, ma il programma di integrazione e di allargamento della compagine potrebbe portare anche ad altri nomi. Tra questi quelli di Antonio Fasolino, ex presidente del consorzio per l’aeroporto di Salerno ed ex assessore provinciale.
A sostenere questo gruppo ci sarebbe anche Nino Pagano, principale accusatore di Alfieri: dalle sue dichiarazioni sono partite le indagini che hanno portato all’arresto del politico.
Ieri il primo incontro degli oppositori, oltre ai già candidati a sindaco Sica e Caramante erano presenti esponenti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.