Era atteso per questa mattina all’apertura degli uffici, Davide Lo Castro, il commissario prefettizio incaricato di gestire le sorti del comune di Capaccio Paestum fino alle elezioni di primavera. Invece l’attesa del personale dell’Ente è stata vana poichè, Lo Castro, è giunto a Palazzo di Città soltanto intorno alle ore 13:00. Precedentemente era arrivato in treno a Salerno da Roma alle 10.13, poi si era recato in Prefettura per un incontro con il Prefetto Francesco Esposito, rimandando di qualche ora l’arrivo in municipio.
Incontro in Prefettura
Per il commissario l’incontro al palazzo del governo è servito non soltanto per firmare la documentazione necessaria ad assumere formalmente l’incarico, ma anche per ricevere delucidazioni sulla situazione del Comune, sui motivi del commissariamento e sulle criticità che si troverà ad affrontare, tra problemi finanziari (con un piano di riequilibrio in vigore), gare d’appalto sotto la lente della Prefettura e riduzione di personale (tra dimissioni e sospensioni conseguenti proprio alle indagini). Lo Castro al suo arrivo ha salutato e parlato con i dipendenti prima di mettersi al lavoro.
Politica al lavoro
In attesa di sviluppi continuano incontri e confronti per stabilire le candidature in vista delle elezioni amministrative. Giuseppe Casella, imprenditore pestano, ha annunciato la volontà di proporsi con due liste; Pasquale Quaglia attende l’ok di Fratelli d’Italia e avrebbe già tre liste a suo sostegno. Per Forza Italia, invece, il nome più accreditato è quello di Antonio Fasolino.
Il centro-sinistra, che sarebbe comunque in campo senza i simboli di partito, sembra voler convergere sul presidente del consiglio comunale uscente Angelo Quaglia mentre risultano smentite le ipotesi di una candidatura Ettore Bellelli, presidente di Coldiretti e dell’ebolitano Federico Conte. Altra idea fantasiosa era quella di Alessandro Alfieri, figlio di Franco, che però non è mai stato proposto.