Capaccio, illecito smaltimento di rifiuti: denunciato titolare di azienda suinicola

Dopo aver notato una strana colorazione dell’acqua di alcuni canali, grazie all’impiego di droni è stato possibile individuare il responsabile

Di Redazione Infocilento

Da diversi giorni i militari dell’Arma e le Guardie Ambientali del Nucleo Provinciale Accademia Kronos di Salerno avevano notato la presenza di reflui biancastri e maleodoranti nell’alveo di alcuni canali consortili senza tuttavia riuscire ad individuare con esattezza il punto di origine.

Le indagini

Una attività di ricerca resa ancora più difficile dalla presenza di numerosi canali di scolo privati e dalla vastità dell’area oggetto di controllo. Tuttavia grazie all’impiego di droni in dotazione al personale tecnico del Nucleo Guardie Ambientali AK, i militari del Nucleo Carabinieri di Capaccio Paestum riuscivano ad individuare l’azienda che smaltiva illecitamente il siero di latte destinato a circa 200 suini ed i reflui di circa 200 capi bovini, sui terreni circostanti l’azienda e nei limitrofi canali di scolo privati. Questi dopo un breve tragitto si immettevano in un importante canale consortile per poi raggiungere il mare.

Le indagini accurate poste in essere dai militari dell’Arma, consentivano di dare il via all’operazione che grazie a personale nascosto tra la vegetazione, permettevano di cogliere in flagranza di reato l’imprenditore, che in più riprese tentava inutilmente cercava di giustificare la sua illecita condotta.

Dopo tale iniziale attività i militari ed il personale delle Guardie Giurate Ambientali AK procedevano ad una accurata ispezione dell’intera azienda accertando, grazie all’impiego della fluoresceina (colorante polverulento di colore rosso che a contatto con l’acqua diviene verde) che l’imprenditore smaltiva illecitamente il siero di latte ricevuto per alimentare i suini e stoccato in cisterne, attraverso una sofisticata e complessa rete di tubazioni interrate che consentivano di smaltire illecitamente in pochi minuti ingenti quantitativi di siero.

Tale situazione risultava altresì aggravata dalla presenza in ambito aziendale di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi ma, anche da un ulteriore sistema di smaltimento illegale dei reflui zootecnici provenienti dall’allevamento bovino. Questi ultimi, dopo raggiunta una vasca in cemento, ne fuoriuscivano attraverso un troppo pieno per poi disperdersi sui vicini terreni e ruscellare sino all’interno dei canali consortili e da un sofisticato sistema di scarico tramite il quale smaltiva anche parte dei reflui provenienti dai locali destinati allo stallo dei suini.

Al termine delle operazioni ispettive, i militari procedevano a sottoporre a sequestro un terreno di circa 1500 metri quadri poiché da tempo interessato da un illecito smaltimento di rifiuti, la rete di condotte interrate ed esterne risultate collegate alle cisterne in cui veniva posto il siero ed una vasca in cemento e denunciare a piede libero il titolare dell’azienda.

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