“Golpe” alla Comunità Montana Alento – Monte Stella. Già finita la presidenza Guerra?

Intrecci politici stanno per determinare la sfiducia al presidente Luigi Guerra, in carica da meno di un mese

Di Ernesto Rocco

A meno di un mese dalla nomina, potrebbe essere già giunta al capolinea l’avventura di Luigi Guerra a capo della comunità montana Alento – Monte Stella. La settimana, infatti, si è aperta con una mozione di sfiducia presentata da ben sei  rappresentanti di comuni, ovvero la maggioranza di quelli facenti capo all’Ente con sede a Laureana Cilento. 

Gli equilibri nella Comunità Montana Alento Monte Stella

Fin qui tutto nella norma, nonostante la tempistica appaia quantomeno sospetta, considerato che si era votato soltanto a fine luglio.

Ma a sollevare ulteriori perplessità su quanto sta accadendo è l’elenco dei firmatari della mozione.
Meno di un mese fa avevano votato a favore di Guerra i delegati di Cicerale, Stella Cilento, Perdifumo, Rutino, Serramezzana, Sessa Cilento e Omignano. Si erano astenuti Ogliastro Cilento (Michele Apolito), Prignano Cilento (Michele Zeoli) e Laureana Cilento; a rappresentare quest’ultimo centro, il presidente uscente Angelo Serra.

Proprio Serra in quell’occasione aveva lanciato dure accuse ai sostenitori di Guerra, affermando di aver avuto il loro appoggio incondizionato fino a pochi giorni prima del voto per perderlo durante un breve periodo di assenza dal territorio con una manovra caratterizzata da scorrettezza istituzionale e politica.

Se ciò fosse vero, ora il primo cittadino di Lustra e presidente in carica, si vedrebbe restituito il “favore” con gli interessi. 

Infatti a sostenere la mozione di sfiducia, non sono soltanto i rappresentanti di Laureana Cilento, Prignano Cilento e Ogliastro Cilento (già contrari), ma anche quelli di Omignano, Sessa Cilento e Perdifumo, fino a pochi giorni fa sostenitori della sua mozione.

Il caso Perdifumo e i retroscena 

Paradossale il caso di Perdifumo: il delegato Andrea Russo, infatti, è anche assessore della Comunità Montana; di fatto ha votato contro sé stesso, suscitando non poca ilarità tra quanti seguono le vicende politiche locali. 

Ma cosa ha spinto i delegati di sei comuni a questo repentino cambio di rotta? Come spesso accade in questo angolo di Cilento c’è chi ipotizza un dictat dall’alto che avrebbe indotto a modificare la governance.  Una tesi, però, presto smentita. 

Così, se da un lato gli oppositori sostengono chi vi fosse la necessità di ristabilire un equilibrio che di fatto così viene messo ancora più in discussione, dall’altro i partner di Guerra evidenziano una presunta necessità da parte di alcuni amministratori di tornare in sella all’Ente per tutelare talune scelte fatte in passato.

Se la mozione dovesse passare, come sembra, il sindaco di Ogliastro Cilento, Michele Apolito, sarebbe il nuovo presidente, con Angelo Serra a fare da vice e il solito Andrea Russo ad appoggiare una maggioranza opposta a quella con cui ora condivide le scelte.

Le polemiche

Sul caso non sono mancate polemiche, con diversi rappresentanti, soprattutto vicini al centrodestra, che hanno lanciato dure accuse agli amministratori della Comunità Montana. Eppure tra i sostenitori del più discusso, ovvero il rappresentante di Perdifumo Andrea Russo, vi sarebbe anche Francesco Coccorullo, fratello del presidente del Parco, Giuseppe, esponente di Fratelli d’Italia. Ed è proprio questo il partito da cui sono partite le stoccate più dure nelle ultime ore e lo stesso a cui sono vicini i rappresentanti di Serramezzana (Del Mastro) e Stella Cilento (Vassalluzzo).

Circa 20 giorni fa veniva designato Presidente della Comunità Montana Alento-Montestella il Sindaco di Lustra Luigi Guerra con contestuale nomina della nuova giunta.
Ieri (inaspettata? ) una mozione di sfiducia costruttiva,anche da parte dei rappresentanti di alcuni Comuni che giorni prima avevano votato per Luigi Guerra.
Con un Assessore che sfiducia se stesso per restare, comunque, in sella col nuovo Presidente! E’ una logica politica che non fa bene alla credibilità di una classe politica che purtroppo ancora oggi fa proprio il protagonismo, il rancore, l’attaccamento alle poltrone.
Nulla in questa vicenda parla di territorio, di programmazione…nulla … c’è solo un involuzione di vecchio stampo”.
Così Luisa Maiuri, componente del Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

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