Cane trovato con una corda al collo a Sassano. La richiesta di giustizia e la dura condanna

Cane trovato con una corda al collo a Sassano. La richiesta di giustizia e la dura condanna, ecco le parole di Pellegrino

Di Federica Pistone
Cane trovato con una corda al collo a Sassano

Arriva dai cittadini, dall’OIPA Vallo di Diano, dai rappresentanti istituzionali, come il consigliere regionale Tommaso Pellegrino e dallo stesso Comune di Sassano, la richiesta di giustizia per l’atroce morte inflitta a Mister, il cagnolino scomparso circa un mese fa, e ritrovato con una corda al collo, sull’argine del fiume Tanagro a Silla di Sassano. “Indignazione, tristezza e vergogna”, sono queste le parole di Tommaso Pellegrino, consigliere regionale della Campania. “È fondamentale, aggiunge Pellegrino, che gli autori di gesti così orribili siano affrontati con la massima severità della legge. Mi auguro che le autorità facciano tutto il possibile per individuare il responsabile e che si avvii una seria discussione in #Parlamento riguardo alla necessità di rafforzare le leggi contro la crudeltà verso gli animali. È anche nostro dovere garantire che situazioni come questa non si verifichino mai più nelle nostre Comunità”.

Le richieste

L’OIPA, sezione Vallo di Diano chiede giustizia per il piccolo cagnolino, cercato ovunque, dalla sua padrona, che aveva anche messo a disposizione una ricompensa per chi l’avrebbe aiutata a ritrovarlo. E poi il Comune di Sassano, che si associa all’indignazione e al profondo dispiacere e chiede, ai concittadini “di fornire ogni dettaglio utile alle autorità per individuare i colpevoli e di denunciare, ora e sempre, chi commette atrocità e maltrattamenti sugli animali”. Mister, questo il nome del cagnolino, ritrovato privo di vita e in stato avanzato di decomposizione, era stato cercato ovunque dalla sua padrona Ilaria, che disperata aveva pubblicato appelli sui social e diffuso volantini nei paesi circostanti.

Caccia ai responsabili

Poi l’amara scoperta da parte di un pastore. Il piccolo cagnolino è stato riconosciuto anche grazie al collare e alla medaglietta sulla quale era inciso il suo nome ed il recapito telefonico della sua padrona. Tanta solidarietà è stata espressa nei suoi confronti. Ma è anche il momento di denunciare e punire severamente l’autore di questo vile e violento gesto.

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