Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha condotto una vasta campagna di controllo nel settore di produzione e commercializzazione dei vini, contestualmente al periodo stagionale di raccolta della materia prima ed avvio della fase produttiva dei prodotti vinosi. Il piano di verifiche su scala nazionale, svolto nel mese di settembre, rappresenta un’intensificazione delle verifiche ordinariamente condotte dai N.A.S. nello specifico settore, dedicate alla verifica della sussistenza di pratiche di vinificazione illecite o pericolose per la salute, finalizzate alla salvaguardia dei consumatori e degli imprenditori di filiera che operano con correttezza e lealtà commerciale.
I controlli dei NAS
L’attività di controllo ha riguardato anche le province di Salerno, Avellino e Benevento, nelle quali i Carabinieri dei NAS di Salerno hanno eseguito ventiquattro ispezioni, di cui 6 risultate “non conformi” (pari al 25%, percentuale influenzata dalle modalità di selezione degli obiettivi, individuati tra quelli che presentavano maggiore interesse operativo).
A seguito delle irregolarità riscontrate, sono stati segnalati all’Autorità Sanitaria e Amministrativa sei operatori della filiera del vino e contestate tre violazioni amministrative, pari a 4.500,00 euro. Gli interventi hanno consentito di individuare sei aziende che svolgevano la propria attività in sedi produttive interessate, a vario titolo, da carenze igienico-strutturali. Allo stesso tempo sono stati riscontrati prodotti vinosi privi di tracciabilità e non censiti nei registri di giacenza della cantina, operando il sequestro complessivo di circa 500 litri di prodotto già trasformato in vino.
La sospensione dell’attività
Il valore commerciale della struttura sospesa e dei prodotti sottoposti a sequestro amministrativo è stimato rispettivamente in 500.000,00 e 2.000,00 Euro. Le attività della filiera di produzione, imbottigliamento e commercio di alcolici e vino ove sono state rilevate le criticità sono tutte ubicate nella provincia di Salerno. In particolare, presso un’azienda vinicola, sono stati sequestrati 360 litri di vino bianco e rosso, privi delle indicazioni relative alla tracciabilità e constatate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali, segnalate alla competente Asl che ha disposto un provvedimento di sospensione dell’attività fino alla risoluzione delle criticità.
Presso una seconda attività è stata riscontrata la presenza di diciannove botti da 500 litri non riportate nella planimetria vinaria e, pertanto, è stato interessato l’Ispettorato Centrale Repressioni Frodi per l’eventuale irrogazione di una sanzione amministrativa. Nelle restanti attività sono state rilevate, a vario titolo, lievi criticità (…come il mancato aggiornamento procedure di autocontrollo aziendale, carenza di pulizie straordinarie, carenze strutturali, spogliatoi e servizi igienici non attrezzati …) che hanno comportato l’adozione di provvedimenti di diffida.