«Non ci sarà più nessuna sfida tra l’olio d’oliva campano e quello spagnolo». È quanto è emerso dal convegno svoltosi all’hotel Capital di Campagna il 22 maggio scorso.
Ecco l’iniziativa
L’iniziativa è stata promossa da Confagricoltura Salerno al fine di creare un dialogo tra i produttori d’olio nell’area sud mediterranea. Soprattutto in questa zona il comparto presenta, infatti, numerosi Paesi emergenti, che vanno supportati a livello europeo per far sì che il loro peso nei mercati sia sempre maggiore.
Queste sono alcune delle conclusioni a cui si è giunti durante il congresso voluto da Leonardo Feola, che ha visto riunirsi allo stesso tavolo le filiere oleiche di Italia e Spagna.
Il confronto tra i produttori ha riguardato principalmente le tecniche di trasformazione e di valorizzazione dell’olio d’oliva e la promozione dell’oleoturismo, che attrae sempre più persone. «Questa iniziativa “Italia-Spagna” è stata fortemente voluta, proprio per sancire un binomio sull’olio che porti a livellare la qualità di offerta del prodotto e della promozione territoriale tra i due Paesi» è quanto afferma Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno.
Le finalità
Tra gli obiettivi promossi da questa iniziativa vi è, anche, l’attenzione alla sostenibilità ambientale, economica e sociale della filiera. Per la Campania, Confagricoltura è impegnata nel portare avanti l’IGP Olio, con la figura di Antonio Casazza, a lavoro anche per supportare le DOP dell’olio e i produttori.
Ora, l’attenzione della Confederazione e degli agricoltori è rivolta principalmente al mercato e all’orientamento delle scelte strategiche sulla base delle richieste dei consumatori. «Dalla Spagna» – afferma ancora il Presidente – «abbiamo imparato e stiamo imparando che bisogna puntare sull’oleoturismo, oltre che su una qualità sempre maggiore del prodotto».
Confagricoltura Salerno, insieme a Confagricoltura regionale e nazionale, sono a lavoro su queste tematiche e aperti a tutte le sinergie e tutti i progetti che si focalizzano sulle aziende e sui territori, «contro personalismi e protagonismi inutili».