“Questa mattina ho chiesto al sindaco del comune di Ogliastro Cilento, Michele Apolito, di attenzionare le tante criticità che circondano la realizzazione dell’impianto di biogas in località Terzerie-Ficocelle. Dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto emergerebbero l’assenza della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), obbligatoria per legge, e una procedura urbanistica errata. Risulta infatti che l’impianto sarebbe stato autorizzato tramite una variante urbanistica in un’area agricola, senza intraprendere le procedure per l’Autorizzazione Unica (AU) o la Procedura Abilitativa Semplificata (PAS).
Un quadro controverso che va chiarito
L’impianto inoltre prevede il trattamento di 342 tonnellate giornaliere di liquami bovini, ma l’assenza di allevamenti in grado di garantire tale volume nell’area ipotizza l’importazione da altre zone, con impatti non valutati su logistica, viabilità e ambiente. La mancata previsione di una tecnologia di abbattimento degli odori, l’assenza di studi sugli impatti atmosferici e il potenziale inquinamento delle acque di falda completano un quadro decisamente controverso”. Dichiara il presidente della commissione Aree interne e consigliere regionale del Movimento 5 stelle Michele Cammarano.
Le richieste
“Il comitato ‘Le Cinque Terre’ sta portando avanti una petizione popolare contro la realizzazione dell’impianto, evidenziando una forte contrarietà della popolazione locale. Ho chiesto al sindaco – conclude Cammarano – di sospendere i lavori per consentire un approfondimento tecnico e amministrativo che garantisca il pieno rispetto delle normative e la tutela dell’ambiente e della salute pubblica della comunità di Ogliastro Cilento”.