Cammarano: “Comunità energetiche, la Regione proroghi di 6 mesi l’avviso rivolto ai piccoli comuni”

Il presidente della commissione Aree interne: “Il 90% delle amministrazioni interessate non ha ancora aderito all’iniziativa”

Di Comunicato Stampa

Il presidente della Commissione Aree Interne, Michele Cammarano, si è espresso, con una lettera aperta, sulle comunità energetiche.

La dichiarazione

“Questa mattina ho inviato una lettera all’assessore regionale alle Attività Produttive e alla Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive per sostenere i nostri territori nella costituzione di comunità energetiche. Con Delibera di Giunta regionale n. 451 del 1° settembre 2022 sono state programmate risorse per promuovere la costituzione di Comunità energetiche rinnovabili e solidali, individuando quali soggetti promotori i comuni campani con meno di 5.000 abitanti, in ottica complementare e sinergica rispetto alle misure attuative previste dal PNRR. A oggi, tuttavia, circa il 90% dei comuni beneficiari non ha ancora aderito all’iniziativa o completato l’iter procedurale a causa di problematiche legate alle lunghe tempistiche tecniche. Questo ritardo rischia di pregiudicare l’efficacia di un progetto di grande valore, finanziato con 2.2 milioni di euro, che andrà in scadenza il prossimo 12 novembre. Per queste ragioni ho chiesto all’amministrazione regionale di prendere atto delle difficoltà operative che molti comuni stanno affrontando e di prorogare l’avviso di ulteriori sei mesi”. Dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della commissione aree interne Michele Cammarano. La lettera inviata all’assessore è stata sottoscritta anche dal consigliere regionale Luigi Cirillo.

Richiesta di un’azione risolutiva

“Dobbiamo scongiurare il fallimento di un’iniziativa che può dare un contributo decisivo alla sostenibilità energetica delle comunità locali. Senza un intervento tempestivo molte amministrazioni rischiano di perdere finanziamenti essenziali per avviare impianti di autoconsumo diffuso, in un momento in cui il quadro normativo nazionale li rende più agevolmente attuabili.

Ribadisco dunque l’urgenza di un’azione risolutiva che consenta ai comuni di completare il percorso avviato e sostenere finalmente una transizione energetica e solidale”.

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