Camerota: convezione con il Tribunale di Salerno per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità

Si punta a promuovere il reinserimento di persone condannate o imputate attraverso il lavoro di pubblica utilità.

Di Antonio Pagano

Il Comune di Camerota, guidato dal sindaco Mario Salvatore Scarpitta, ha stretto una convenzione con il Tribunale di Salerno volta a promuovere il reinserimento di persone condannate o imputate attraverso il lavoro di pubblica utilità. L’Ente rientra infatti tra le amministrazioni indicate dalle norme di riferimento presso i quali potrà essere svolto il lavoro di pubblica utilità.

La normativa

Il lavoro di pubblica utilità consiste nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti e organizzazioni di assistenza sociale o volontariato. Il più ampio ricorso al lavoro di pubblica utilità avviene per soggetti liberi, è disciplinato dal d.m. 26 marzo 2001 ed è applicato con sentenza.

Il lavoro di pubblica utilità può essere svolto anche da detenuti ed internati, ai sensi dell’art. 20-ter dell’ordinamento penitenziario, secondo le medesime modalità previste dal d.m. 26 marzo 2001, dall’art. 21 comma 4 dell’ordinamento penitenziario e sulla base di apposite convenzioni stipulate ai sensi dell’art. 47 comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n. 230.

La prestazione di lavoro, ai sensi del decreto ministeriale 26 marzo 2001, viene svolta a favore di persone affette da HIV, portatori di handicap, malati, anziani, minori, ex detenuti o extracomunitari, nel settore della protezione civile, nel settore della tutela del patrimonio pubblico e ambientale e in altre attività pertinenti alla specifica professionalità del condannato.

L’attività viene svolta presso gli Enti che hanno sottoscritto con il Ministro, o con i Presidenti dei Tribunali delegati, le convenzioni previste dall’art. 2 comma 1 del d.m. 26 marzo 2001, che disciplinano le modalità di svolgimento del lavoro, nonché le modalità di raccordo con le autorità incaricate di svolgere le attività di verifica.

I vantaggi

Tale istituto porta un’immediata utilità alla collettività, dimostra infatti come il responsabile del reato non solo venga effettivamente punito, ma punito in modo utile e vantaggioso per la società; è conveniente per lo stesso condannato che a fronte della trasgressione commessa può sviluppare un’attività risocializzante e utile anche sotto il profilo personale, ottenendo un trattamento di particolare favore.

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