Buoni pasto illegittimi all’asilo nido di Eboli: potenziale danno erariale di 17.000 euro. Diffida della Cisl FP

Ad Eboli, erogazione buoni pasto illegittimi per asilo nido comunale. Danno erariale di circa 17 mila euro. Arriva la diffida della Cisl FP

Di Silvana Scocozza

Ad Eboli, erogazione di buoni pasto illegittimi per asilo nido comunale. Arriva la diffida ad adempiere porta la firma della Cisl FP.

La diffida

Illegittima corresponsione e gravissimo potenziale danno erariale annuo per il Comune di Eboli che potrebbe ammontare a circa € 17.000,00. Con una nota protocollata e indirizzata al Segretario Generale del Comune di Eboli, ai Responsabili Area E.Q. Affari Generali e Risorse Umane, Politiche Sociali e Finanze e Tributi e per conoscenza al Sindaco di Eboli Mario Conte e alla Segreteria Provinciale CISL, Francesco Mandia in qualità di R.S.U. Cisl, invita i referenti comunali a fare un passo indietro e a rivedere quanto disposto dall’art. 35 del vigente C.C.N.L. del Comparto Funzioni Locali e quanto dichiarato e posto a verbale della delegazione trattante del 15.11.2023.

«Invito chi di dovere al rispetto delle norme contenute nell’articolo di legge in maniera particolare in merito all’erogazione del buono pasto dal lunedì al venerdì per il personale (Profilo Istruttore) in servizio presso l’asilo nido comunale», scrive Mandia.

Erogazione buoni pasto

L’erogazione del buono pasto espone l’Ente ad un gravissimo potenziale danno erariale annuo che potrebbe ammontare a circa € 17.000,00 per una corresponsione che sarebbe illegittima.

«Voglio ricordare per l’ennesima volta che, ai sensi dell’art. 35 del vigente C.C.N.L. del Comparto Funzioni Locali, comma 5, nel caso di specie essendo presente sul luogo di lavoro il servizio di mensa non è assolutamente consentito l’erogazione del buono pasto per tale personale. Tanto premesso, si invitano e diffidano le SS.LL. ad interrompere ad horas l’erogazione del buono pasto ed in subordine l’attivazione di ogni attività per il recupero delle somme indebitamente erogate. In mancanza, mio malgrado, sarò costretto ad informare le autorità competenti, senza nessun altro avviso», conclude Mandia.

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