Bimbo sbranato da pitbull: la dinamica si fa più chiara. “I cani non verranno abbattuti”

Il bimbo era in cortile con lo zio. I cani si sono avvicinati e hanno iniziato ad azzannarlo. Inutili i tentativi di rianimarlo

Di Ernesto Rocco
Eboli, bimbo sbranato da pitbull: la dinamica si fa più chiara. I cani non verranno abbattuti

Si fa più chiara la dinamica del tragico evento ha sconvolto la comunità di Campolongo, frazione di Eboli, nella giornata di ieri. Un bambino di soli 13 mesi, Francesco Pio, ha perso la vita dopo essere stato aggredito da due pitbull di proprietà di un’amica e datrice di lavoro della mamma.

Cosa è successo

L’aggressione è avvenuta ieri mattina poco dopo le 8 nella villetta bifamiliare dove Gaia, titolare di un bar a Battipaglia, ospitava Paola, 25 anni, i suoi fratelli e il piccolo Francesco Pio. Al momento del dramma il bimbo si trovava in braccio allo zio Simone in cortile quando i due pitbull, Pablo e Totò, si sono scagliati contro di lui. La mamma pare fosse in casa, forse si preparava ad accompagnare a scuola un’altra figlia. Si è precipitata sul posto quando ha udito le urla. È stata azzannata anche lei alle gambe nel tentativo di difendere il piccolo. Necessario accompagnarla in ospedale per curare le ferite riportate; azzannato anche il fratello Simone nel disperato tentativo di difendere il bambino. L’altro fratello, Giuseppe, pure era in casa, dormiva al piano superiore quando ha udito urlare e si è precipitato in cortile assistendo alla tragica scena.

Il piccolo, invece, era già in fin di vita quando sono giunti i sanitari del 118. I medici hanno pure tentato di rianimarlo, ma senza esito.

Le indagini in corso

Sulla vicenda è stata aperta un’indagine da parte della Procura di Salerno. Il pm Alessandro Di Vico dovrà stabilire se sussistano i presupposti per iscrivere Gaia nel registro degli indagati per omessa custodia dei cani. Domani sarà conferito l’incarico per l’autopsia sul bambino. La salma è nell’obitorio dell’ospedale di Battipaglia.

Il futuro dei cani

Intanto è scontro sul destino dei due pitbull. 

I residenti di Campolongo chiedevano la loro soppressione. Di tutt’altro avviso le associazioni animaliste.

Per il momento i pitbull sono stati presi in cura dall’Asl veterinaria e trasferiti nel canile di Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta. Nei prossimi giorni saranno sottoposti a una serie di analisi, poi sarà valutato il loro comportamento. Infine il pm che indaga dovrà decidere se restituirli alla proprietaria o destinarli ad altra sede.

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