Il Comune di Agropoli porta avanti la sua battaglia legale riguardante la confisca di alcuni beni trasferiti all’Ente pubblico. La controparte, infatti, ha presentato un ricorso al Tar, che però è stato respinto. I ricorrenti hanno quindi presentato appello e il Consiglio di Stato, in attesa della decisione finale, ha sospeso le ordinanze di confisca impugnate.
Beni confiscati, il ricorso
Il Comune ha deciso di nominare un legale per difendere i propri interessi. Il ricorso originariamente presentato contro l’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, era volto ad ottenere l’annullamento del decreto che trasferiva i beni confiscati al Comune.
Questo perché all’interno dell’immobile si trovavano ancora beni mobili registrati e masserizie, e il Comune voleva utilizzare la struttura scopi sociali/istituzionali.
Il procedimento
La villa in questione era stata confiscata a una persona del posto che era stata indagata nell’ambito dell’inchiesta “Scuole fantasma”.
I fondi utilizzati per l’acquisto della villa erano ritenuti illeciti. Al proprietario e ad un familiare era stato anche contestato il reato di evasione fiscale. Nel 2014 il Tribunale di Salerno aveva quindi decretato la maxi-confisca dei beni, che era stata poi confermata due anni dopo dalla Corte d’Appello di Salerno e blindata nel 2017 dai giudici della Cassazione.
La giunta municipale aveva manifestato il proprio interesse nell’acquisire l’immobile nell’aprile del 2021.