Il Ministero della Cultura, attraverso il Fondo Nazionale della Rievocazione Storica, ha riconosciuto l’Operazione Avalanche dell’Associazione Mu.Bat come il miglior progetto culturale tra quelli giunti dalla Campania. A livello nazionale si posiziona al 25esimo posto su 510 progetti. Questo prestigioso riconoscimento sottolinea l’importanza storica e culturale dell’evento per la comunità locale e internazionale.
La rievocazione
La rievocazione storica, inserita nel Progetto Internazionale Avalanche promosso nel quadro del programma European Remembrance della Direzione Generale UE – Giustizia e rientrante nella collaborazione con Erasmus+ aMemoria con l’Istituto Besta Gloriosi di Battipaglia, ha segnato la tappa finale di una settimana di eventi culturali e di studio iniziata con la cerimonia in memoria dei caduti dello sbarco del ’43 e del generale Gonzaga al Cimitero del Commonwealth di Montecorvino Pugliano, alla presenza di sindaci e amministratori delle città del territorio. Dopo la Summer School “Il Patrimonio ReImmaginato”, in collaborazione con l’Università di Versailles, CDEC, AIUCD e regesta.exe, la rievocazione presso il Lido Spineta di Battipaglia ha contribuito a riscoprire e valorizzare uno dei momenti cruciali della Seconda Guerra Mondiale, spesso dimenticato dalla memoria collettiva.
La rievocazione, svoltasi per la prima volta in un contesto serale, ha visto una narrazione storica arricchita da momenti artistici che hanno contribuito a coinvolgere maggiormente il pubblico, senza perdere di vista l’obiettivo principale: mantenere viva la memoria degli eventi della Seconda Guerra Mondiale e sottolineare il valore della pace e della libertà.
Il commento
La serata si è aperta con i saluti dell’Assessore Cerullo, in rappresentanza della Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese, che ha sottolineato l’attualità dei temi affrontati: “Il passato non è così distante da noi. Oggi viviamo in un mondo ancora caratterizzato da conflitti e instabilità. È fondamentale ricordare quanto accaduto per sottolineare l’importanza della pace e il nostro impegno a costruire un futuro senza guerra”. La benedizione di Padre Vincenzo ha introdotto il consueto lancio delle rose in mare, un omaggio a tutti i caduti in guerra.
La seconda parte della serata è stata scandita dalle performance artistiche dell’attore Luca Landi e della cantante Valeria Graziani, accompagnata alla chitarra classica dal Maestro Maurizio Crivello, e dalla rievocazione vera e propria, realizzata in collaborazione con Noi soldati al fronte ‘43-‘45 e intervallata dai racconti della narratrice Giuseppina Sessa. Ballerini e ballerine provenienti da diverse scuole di danza del territorio, insieme alla ballerina Maria Grazietti e guidati dai Maestri Leon Cino e Luca Calzolaro, si sono esibiti in coreografie create appositamente per lo spettacolo, unendo la potenza del movimento alla profondità della memoria storica.
“Questa collaborazione ha aperto le porte a nuove forme di espressione – ha dichiarato il direttore artistico Guglielmo Francese – offrendo ai giovani un’opportunità unica di unire la storia e l’arte, per riscoprire le nostre radici culturali e storiche.”
“L’Operazione Avalanche non è solo una rievocazione – ha dichiarato Carlo Bruno, Presidente dell’Associazione Mu.Bat – ma un viaggio nella memoria che coinvolge tutta la comunità. Grazie al contributo di artisti, rievocatori e cittadini, manteniamo viva la memoria, trasmettendo alle nuove generazioni il valore della pace e della libertà”.
La serata, condotta da Carmen Picciariello, ha confermato l’importanza della rievocazione come strumento di riflessione sulla storia e sui valori condivisi.