L’autonomia differenziata è un tema sempre più dibattuto, oggetto di frequenti confronti tra associazioni, rappresentanti di categoria, esponenti degli enti locali e delle forze politiche. L’associazione dei consumatori Codici ha promosso l’incontro che si terrà il 18 novembre a Sapri.
Il Convegno
Nell’aula consiliare del Comune di Sapri il giorno 18 novembre alle ore 16 saranno presenti esponenti degli enti locali, del mondo della scuola e della sanità per discutere degli effetti sui servizi pubblici nel Mezzogiorno del disegno di legge sull’autonomia differenziata, approvato dal Governo e in discussione in Parlamento.
La posizione dell’associazione Codici
Massimo Carleo, segretario provinciale Codici Salerno, “Il disegno di legge sull’autonomia differenziata, approvato dal Governo, non si limita ad attuare l’autonomia introdotta in Costituzione nel 2001 con la riforma del Titolo V. Il disegno di legge, com’è attualmente formulato, nell’attuare l’autonomia stravolge la distribuzione delle risorse tra le regioni, trasferendo maggiori risorse a quelle più ricche, sottraendole a quelle del Mezzogiorno. L’articolo 5 del disegno di legge prevede che le funzioni trasferite alle regioni siano finanziate mediante la compartecipazione al gettito fiscale del territorio regionale di riferimento, determinando il superamento dell’attuale distribuzione delle risorse su base nazionale. Questa norma ci preoccupa! Ben sappiamo che il gettito fiscale in Italia cambia notevolmente tra le regioni, abbiamo il PIL pro capite della Lombardia che è pari a 38.200€ mentre quello della Campania è 18.200€”.
“Con l’autonomia differenziata in Campania i fondi per i servizi pubblici sarebbero metà di quelli della Lombardia. – prosegue Carleo – Non è accettabile che il Parlamento approvi una legge che sancisca diritti di cittadinanza differenti tra le diverse aree del Paese. Nella stessa nazione non possono esistere cittadini di serie A, cittadini di serie B e cittadini di serie C. Nel Mezzogiorno già paghiamo a caro prezzo gli effetti della legge sul federalismo fiscale di Calderoli del 2009, adesso lo stesso Calderoli vuole sferrare un definitivo colpo ai cittadini del Sud”.
“Attualmente nel Mezzogiorno i servizi pubblici sono minori, come minori sono i trasferimenti statali destinati alle regioni ricadenti in tale area. Con l’autonomia differenziata ci sarebbero significativi ulteriori tagli in settori come la scuola, la sanità, i trasporti e i servizi sociali, cosa che allontanerebbe sempre più il Mezzogiorno dall’Italia e dall’Europa, con i cittadini che inermi dovrebbero assistere alla chiusura di scuole, ospedali, riduzione dei collegamenti con treni e autobus.
Codici – conclude – da sempre si batte per tutelare i consumatori e gli utenti dei servizi pubblici, confidiamo che dal confronto parlamentare arrivino i giusti correttivi al disegno di legge sull’autonomia differenziata, atti a salvaguardare gli utenti dei servizi pubblici nel Mezzogiorno”.