Scuola primaria – Organico di diritto 2015/2016, numerose pluriclassi nel Cilento
La pluriclasse raccoglie due o più fasce d’età in uno stesso gruppo. La normativa vigente prevede che una pluriclasse sia formata da non meno di 8 alunni e non più di 18. I piccoli plessi avendo una popolazione scolastica complessiva rientrante in questi parametri, sono organizzati in pluriclasse. Il fenomeno interessa maggiormente il settore primario […]
Il Santuario del Monte Gelbison riapre ai fedeli: storia di un antico rituale
L’ultima Domenica di Maggio, con solennità, viene “svelata” l’immagine di Maria custodita in uno dei santuari più alti ed antichi d’Italia. Situato sulla sommità del Monte Gelbison, a 1705 metri slm, fin dal XIV secolo è meta di pellegrini che vi giungono da ogni parte del Sud Italia.
Laureana Cilento in festa per la Madonna dell’Acquasanta
Il Martedì dopo la Pentecoste si celebra la “Festa della Madonna dell'Acquasanta”. Il Santuario è situato nelle campagne di Laureana, sulla via che collegava il paese a Torchiara nei pressi dell'omonimo torrente che ne ha tratto anche il nome: Acquasanta.
Laurino, Sant’Elena. La ricorrenza di Maggio e la leggenda dei buoi
Laurino vanta un’antica storia e tra le sue pagine più significativi vi è la presenza di Sant’Elena. La vita di Sant’Elena è tratteggiata da un mistico manto costellato da fede e mistero, caratterizzando una delle storie più gloriose e fascinose che insistono nel panorama culturale e spirituale del territorio .
Dal nome alla conta, i primi passi di un cilentano
Fino ai primi decenni del 900 una nascita non era di certo un evento raro, basti pensare alla numerosità delle famiglie. Non di rado, si superava la decina nella prole di famiglia. Quanti nomi da scegliere, quante bocche da sfamare ma era pure gran festa, interminabili momenti di gioia.
Rutino, il “Volo dell’Angelo”: un duello nei cieli
Tra le “sacre rappresentazioni” inserite nel panorama culturale cilentano, quella del “Volo dell’Angelo” a Rutino è una delle più suggestive.
Sala Consilina, San Michele Arcangelo. L’affresco miracoloso a 300 anni di distanza: 1715-2015
Secondo la tradizione, dalla spaccatura dell’affresco posto nel nucleo originale del Santuario, situato a ridosso della cittadina di Sala Consilina, sgorgò un liquido miracoloso. Era il 17 Maggio del 1715. L’evento, unito alla già grande devozione praticata verso l’Arcangelo, portò la comunità ad erigere San Michele come patrono della città, fino ad allora posta sotto la protezione spirituale di San Biagio. La lunga Estate di San Michele. In passato, i primi di Maggio, i fedeli si adoperavano per ripristinare il sentiero che congiunge l’abitato al Santuario, al fine di garantire il passaggio dei pellegrini in occasione della salita sul monte, fissata per il giorno 8. Oggi, il 3 Maggio, si traduce nella consuetudine di portare al Santuario la “Croce”. Nel frattempo, il novenario anticipa la ricorrenza. Ha inizio così una lunga tradizione che, dalla tarda Primavera, attraverserà tutta l’Estate, fino ai primi lumi dell’Autunno. Il giorno 8 una affollata processione accompagna la statua di San Michele al santuario, dove dimorerà fino al 29 settembre, giorno in cui avviene il percorso inverso, riaffidando l’Arcangelo alla comunità parrocchiale. “Lu cindu”. Raggiunto il Santuario, si apre con solennità, la “stagione di San Michele”. Un nuovo novenario sarà portato avanti fino al giorno 17, quando al complesso di San Michele giunge il caratteristico “cindu” (centà devozionale torriforme), un tempo accompagnato da specifici rituali, oggi ridimensionati nelle sole forme centrali. Sopravvive l’usanza, consuetudine special modo dei santuari mariani, di far compiere alla “centà” tre giri, in questo caso introno alla cappella originale prima di farvi il suo ingresso. L’ultimo giro si conclude con il distaccamento del “cirinu” dalla “centà” che sarà predisposto intorno all’edificio, potando a compimento l’ultima parte del rituale. Terminata questa fase, legata ad antiche usanze del passato, il “cirinu” suddiviso in piccole parti, sarà distribuito ai fedeli, che lo custodiranno come “protezione” contro le intemperie.
San Michele Arcangelo, i luoghi di culto nel Cilento e nel Vallo di Diano
Nel basso salernitano diverse comunità affidano la loro protezione all’Arcangelo Michele. In ogni luogo la devozione si esprime secondo locali tradizioni, talvolta ancora vive e ben radicate nella cultura popolare. In altri casi, invece, sopravvive il ricordo della devozione proclamata in passato. Usanza assai diffusa è stata quella di consacrare all’Arcangelo una cavità naturale, adibendo […]
Lustra, Santa Maria Vetere tra leggende e carestie
LUSTRA. La festività di Santa Maria Vetere costituisce il cardine della religiosità lustrese, in cui la leggenda s’innesta nella spiritualità del posto attraverso secoli di storia. La ricorrenza cristiana in questo angolo di Cilento, rispecchia i consueti tratti delle leggende che si accostano alla figura della Madonna: l’apparizione, il ritrovamento, le vicende, le conseguenze e la sacralità.
Serramezzana in festa per San Filippo
Il 3 Maggio la piccola comunità di Serramezzana festeggia il Santo patrono. Il paese è situato alle pendici del Monte della Stella ed è ricompreso nel perimetro del Parco Nazionale. Il comune, che si compone anche delle frazioni di Capograssi e San Teodoro, conta poco più di 300 abitanti, rendendolo uno dei più piccoli a […]
Casigliano , la “Madonna del Rosario” una tradizione che non teme lo scorrere del tempo
SESSA CILENTO. Sul crinale della collina si allinea un pugno di case: Via Vittoria è il nodo principale di Casigliano, la più piccola delle frazioni del comune cilentano. Pochi gli abitanti rimasti, appena qualche decina ma in passato il casale era noto proprio per essere tra i meno popolati del Cilento Antico. Il paese, nonostante le minute dimensioni vanta una storia secolare. Risalgono alla seconda metà dell’anno 1000 le sue prime notizie e nel corso dei secoli ha maturato una consistente notorietà, scaturita soprattutto dalla bravura dei suoi “maestri liutai”, costruttori di strumenti musicali a corde. Questa attività è rimasta in vita fino ai primi decenni del XX secolo e con i flussi migratori ha raggiunto anche le coste oltre oceano.
Cilento, la leggenda delle formiche
Questa volta vi terremo compagnia con una leggenda popolare che conserva un’origine assolutamente incerta, diversa dalle oltre forse proprio per le scarse attenzioni che ha suscitato nel corso del tempo, preservandone l’incertezza e la misteriosità. Anche in questo caso, come per la più nota riguardante “i monacielli”, non si tratta di una leggenda tipica cilentana […]
Venerdì 17, superstizione e scaramanzia
La tradizione popolare lega a questo connubio la “sfortuna”. Cosa c’è di vero? Il 17 del mese, che cade di “Venerdì” è il giorno tanto temuto per chi è superstizioso, ed è il dì degli scongiuri e delle scaramanzie. È una credenza tutta italiana quella legata a questo connubio. Si dividono scettici e non su […]
Cilento, la leggenda dei munacieddi
La leggenda dei “munacieddi” è una fra le più diffuse nel Cilento: “o monaciell” è una storica conoscenza della zona partenopea, seppur ben radicata in tutto il Meridione d’Italia. È Un fascino intramontabile che continua ad essere oggetto di studi, nonostante le già note ipotesi che ne rivendicano l’origine. Si è spesso pensato di stabilizzare […]
Casaletto Spartano, una roccia assume le sembianze della “Madonna”
A ridosso dell’ “Oasi del Capello”, nota per il fascino della cascata conosciuta come “Capelli di Venere”, si trova una parete rocciosa in cui, la pietra sembra assumere le sembianze della Madonna. Da diversi giorni il fenomeno desta curiosità ed in molti raggiungono il posto per osservare quella che è stata praticamente definitiva come “La […]
Cilento, “fiocchi di neve” e “pesco in fiore”
Da qualche settimana siamo in Primavera, ma da ieri qualche sintomo d’Inverno è ricomparso sul territorio. Mentre si ammirano i fiori di pesco, qualche fiocco di neve ha imbiancato la vetta del Cervati. Anche il Monte Motola ha il cappello bianco, mentre nelle zone collinari e a ridosso della costa, la Primavera è alterata da […]
San Mauro Cilento, la “discesa della Madonna”
Fin dal XVIII secolo San Mauro Cilento omaggia la Madonna Addolorata, in ricordo di quel Lunedì in Albis, quando il potere della Vergine risollevò i sammauresi. L’origine della festa risale ai primi anni del 1700 e si lega alla “discesa della pioggia”, pare, per volere della Vergine stessa. In seguito ad una persistente siccità che […]
Campora, la festa del Tiro al Prosciutto
Appuntamento con la tradizione a Campora: la festa del Tiro al Prosciutto, quest’anno in programma Martedì 7 e Sabato 25 Aprile. Come accade nel resto del territorio, anche alla base di questa antica tradizione vi è una leggenda. Secondo le memorie popolari, un gruppo di briganti al rientro dalle loro scorribande, fecero ritorno al nascondiglio […]