Auletta, una marcia per chiedere verità e giustizia per Francesco, morto a 16 anni: “Se qualcuno sa, parli”

La fiaccolata si terrà mercoledì 30 ottobre alle ore 19:30

Di Federica Pistone
Auletta, una marcia per chiedere verità e giustizia per Francesco, morto a 16 anni

La famiglia di Francesco Morriello, il 16enne deceduto, nel comune di Auletta, a inizio luglio di quest’anno mentre tornava nella sua casa a Buccino, attende con ansia l’esito dell’esame autoptico effettuato sul giovane I genitori di Francesco, così come i familiari ed amici, non credono che a provocare la morte del ragazzo possa essere la caduta dallo scooter, bensì qualcosa che potrebbe essere successo nelle ore precedenti all’incidente.

Una fiaccolata per chiedere giustizia

E per chiedere “Verità e Giustizia”, la famiglia i Francesco ha organizzato per mercoledì 30 ottobre alle 19.30 ad Auletta una marcia silenziosa attraverso le vie del paese. “Dopo la tragica perdita di Francesco, scrivono, ci troviamo a combattere un’altra dolorosa battaglia: quella contro i tanti interrogativi irrisolti che circondano la sua scomparsa. Abbiamo bisogno del vostro sostegno per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità, e per scuotere le coscienze di chi potrebbe conoscere la verità e ancora tace”. Intanto nelle scorse ore anche il legale della famiglia di Francesco, l’avvocato Vincenzo Morriello ha rimarcato: “attendiamo con ansia l’esito dell’autopsia per avere un quadro più chiaro sulla morte di Francesco e cercare di rispondere ai dubbi dei genitori. Secondo il nostro esperto la ferita riportata non può essere compatibile con una ‘semplice’ caduta dallo scooter. I danni riportati dal mezzo sono così lievi che è poco plausibile pensare a una compatibilità tra morte e caduta”.

I dubbi della famiglia

La famiglia ha anche avanzato dei dubbi su un presunto pestaggio e del quale i genitori avevano già parlato. E ora l’avvocato torna con forza sull’accaduto proprio perché l’esito dell’autopsia non è stato ancora consegnato – per quanto di conoscenza finora al legale – e perché i dubbi della famiglia continuano a essere vivi con il passare del tempo. “I miei assistiti ribadiscono cosa hanno scritto nel dossier presentato ai carabinieri e tutti i dubbi inerenti alle foto con un occhio nero del loro figlio, ai danni lievi dello scooter rispetto al tragico epilogo”, ha aggiunto il legale.

Indagini ancora in corso

Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Sala Consilina e della stazione di Auletta, sono ancora in corso per chiarire le circostanze esatte dell’accaduto. Sono stati anche sentiti tutti i compagni di classe di Francesco, gli amici e chi ha trascorso con lui l’ultima serata, in un locale a Sicignano degli Alburni. C’è anche da dire che sin da subito gli inquirenti non hanno lasciato nulla al caso e indagato a 360 gradi, e per ulteriori sviluppi comunque occorrerà attendere gli esiti dell’autopsia effettuata sul giovane. Francesco, morì all’ospedale Cardarelli di Napoli dove era stato trasferito dal “Curto” Polla per le gravi ferite interne con cui era arrivato al Pronto soccorso.

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