Secondo un’indagine di Assoturismo-CST, in occasione delle festività pasquali 2023 sono attese 6,7 milioni di presenze nel sistema ricettivo italiano, un aumento del 7,3% rispetto al 2022. Il 49% del totale delle presenze saranno straniere, pari a 3,3 milioni, con un aumento del 12,1% rispetto all’anno precedente. Le presenze italiane stimano 3,4 milioni, anche se l’incertezza meteo ha rallentato la domanda interna.
Le aree turistiche più in crescita
L’indagine prevede una tendenza positiva in tutto il Paese, ma non uniforme per tutte le tipologie di offerta e tutte le aree. Le regioni del Centro Italia avranno il maggiore incremento di flussi con il +9,3%, seguite dalle regioni del Nord Est con il +7,2%, il Sud-Isole con il +7,7%, mentre per il Nord Ovest la stima è del +5,4%.
Le destinazioni preferite dai turisti
Le città e i centri d’arte saranno ancora le destinazioni principali, seguite dalle diverse località termali italiane, dei laghi e le aree rurali e di collina. La domanda estera aumenterà anche per le località di montagna. Il patrimonio artistico e culturale susciterà il maggior interesse con le città d’arte e i borghi che registreranno un incremento delle presenze del +12%. Le località termali avranno un aumento del +11,9%, quelle dei laghi del +7,9% e le aree di campagna e collina del +5,4%.
Il trend dei mercati esteri
Secondo le indicazioni del campione, le principali nazionalità che hanno inoltrato richieste di prenotazione dei servizi nelle strutture ricettive italiane sono quelle europee. I tedeschi sono segnalati in sensibile aumento, insieme ai francesi, britannici, statunitensi, svizzeri, olandesi, austriaci e polacchi. Alcuni di questi mercati compenseranno le quote ancora mancanti di Cina, Russia, Giappone, Australia, Corea del Sud, India, Brasile, Canada. È stato segnalato anche un leggero aumento delle prenotazioni per i turisti spagnoli e belgi.