La svolta nelle indagini sulla morte di Silvia Nowak è arrivata, eppure i punti interrogativi continuano a rimanere tanti. Dopo che il compagno della vittima, Kai Dausel, è stato tratto in stato di fermo con accusa di omicidio aggravato e distruzione di cadavere, si attende l’udienza di convalida che si terrà nella giornata di domani a Vallo della Lucania.
Kai Dausel
L’uomo, condotto in carcere, continua a ribadire la sua estraneità ai fatti, sostenendo la sua completa innocenza. Nelle ultime ore, però, sulla sua figura sono emersi alcuni precedenti scottanti: tra cui il sospetto di un omicidio volontario risalente al 1999 in Germania. Ma anche il mistero che ruota attorno alla sua doppia identità e al suo vero nome registrato alla nascita, Uwe Altmann.
Il movente
Gli inquirenti continuano a lavorare in maniera serrata anche per cercare di definire quello che potrebbe essere il possibile movente che potrebbe aver portato ad un gesto d’impeto nei confronti della Nowak. La pista più attenzionata è di certo quella legata a motivi di natura economica. All’interno dell’abitazione della coppia, sono stati ritrovati solamente 6 mila euro rispetto ai 30 mila euro che sarebbero dovuti essere presenti.
Si ricorda, infatti, che la 53enne tedesca godeva di un’ingente disponibilità finanziaria. DI certo, come confermato anche dallo stesso Dausel, dopo otto anni di relazione la loro storia d’amore non era più come quella di un tempo e i rapporti si erano molto affievoliti. Ogliastro Marina: tra perquisizioni e dubbi Nel frattempo, come evidenziato dalla stessa Procura di Vallo della Lucania, dopo il fermo di Kai sono state perquisite anche le abitazioni nella quale l’uomo ha vissuto successivamente all’omicidio. A chi lo ha ospitato sono stati sottratti anche i telefoni cellulari per tutti i rilievi del caso.
Comunità sotto shock
La comunità di Ogliastro Marina, ancora sotto shock, è divisa tra chi crede di essere arrivati alla chiusura del cerchio e tra chi continua a sostenere l’esistenza di altre piste con l’innocenza del 62enne tedesco: “L’assassino non è lui”, fanno sapere alcuni cittadini.
Ad alimentare i dubbi in paese sarebbe la presenza di un altro uomo del posto che nei giorni seguenti all’assassinio di Silvia avrebbe avuto dei comportamenti anomali, segnalati anche agli inquirenti e che non hanno trovato riscontro. La Procura, al momento, esclude il coinvolgimento di altre persone nel caso: “Allo stato attuale non si può ritenere questo, ma naturalmente le indagini proseguiranno”