La Campania bocciata nell’ambito della sanità. Secondo il rapporto di Svimez e Save the Children, la regione presenta dati preoccupanti riguardo all’aspettativa di vita. Le donne vivono in media 83,1 anni, leggermente al di sotto della media nazionale di 83,7 anni, mentre gli uomini presentano una speranza di vita media di 78,8 anni, rispetto al dato nazionale di 80,5 anni. Questi numeri evidenziano una situazione di svantaggio per la popolazione campana.
Morti “evitabili” e tasso di mortalità per tumori
Un altro dato allarmante emerso dalla ricerca riguarda le morti “evitabili”, ovvero decessi che potrebbero essere prevenuti o curati adeguatamente. La Campania risulta essere la regione italiana con il tasso più alto di morti “evitabili”. In particolare, il tasso di mortalità per le donne è di 147, mentre per gli uomini raggiunge il valore di 262. Questo indica una carenza nella gestione delle appendiciti, delle malattie infettive prevenibili e di altre patologie curabili.
Inoltre, nel 2020 la Campania ha registrato uno dei tassi di mortalità per tumori più elevati del paese. Questo dato evidenzia la necessità di implementare strategie efficaci per la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento dei tumori nella regione.
Spese sanitarie e migrazione sanitaria
La situazione della sanità in Campania è ulteriormente complicata dalle basse spese sanitarie pro capite, che si collocano tra le più basse del paese. Questo può influire negativamente sull’accesso ai servizi sanitari e sulla qualità dell’assistenza fornita alla popolazione.
Inoltre, si registra un fenomeno di “migrazione sanitaria”, con molti pazienti campani che scelgono di farsi curare al Nord. Questo indica una mancanza di fiducia nella qualità e nell’efficacia dei servizi sanitari offerti nella regione stessa.