Il gruppo consiliare “Ascea in Testa” ha espresso un netto voto contrario al bilancio di previsione 2025-2027, approvato dalla maggioranza del Consiglio Comunale asceato. Il gruppo ha evidenziato una serie di gravi criticità sia sul piano finanziario che programmatico, motivando dettagliatamente la propria posizione.
Bilancio senza strategia e incapace di attrarre fondi
Secondo “Ascea in Testa”, il bilancio approvato è un semplice «documento di mera sopravvivenza, carente nella programmazione e incapace di intercettare fondi PNRR o altre risorse pubbliche, senza alcuna politica per le fasce deboli, la scuola, lo sviluppo turistico». Il gruppo contesta la mancanza di una visione strategica per il futuro del Comune di Ascea.
Aumento indiscriminato della pressione fiscale sui cittadini e le imprese
Un altro punto cruciale di dissenso riguarda l’aumento indiscriminato della pressione fiscale locale. Il gruppo consiliare sottolinea che «tutte le aliquote tributarie sono state fissate al massimo consentito dalla legge, gravando pesantemente su famiglie e sulle attività economiche». Viene criticata in particolare la modifica del regolamento dell’imposta di soggiorno, attuata «senza la preventiva consultazione delle associazioni di categoria e mediante il raddoppio dell’importo dovuto», estendendo il periodo di applicazione da maggio a ottobre e senza una chiara pianificazione sull’impiego delle risorse acquisite, destinate all’erogazione indiscriminata di somme “a pioggia”.
Operazioni immobiliari contestate e mancata manutenzione del patrimonio
Il gruppo “Ascea in Testa”, inoltre, si è opposto all’acquisto di un “immobile fatiscente” in via Cairoli, con spese complessive previste per 108.000,00 euro, definendola un’«operazione economicamente insostenibile, a fronte di altri beni comunali già in stato di degrado e abbandono, come la vecchia casa comunale». Viene inoltre espressa contrarietà alla vendita di beni strategici del patrimonio comunale, come il terreno a Velia e l’unità abitativa al “Parco Rosa”, che secondo il gruppo andrebbero invece valorizzati. Si segnala inoltre la dipendenza delle attività di manutenzione dei beni pubblici dall’introito degli oneri di urbanizzazione e l’assenza di un piano manutentivo organico.
Opacità nella gestione e violazione dei principi di trasparenza
Il gruppo consiliare critica la gestione opaca dei patti di collaborazione, lamentando la «mancanza di trasparenza su criteri, soggetti coinvolti, benefici ottenuti e eventuali riduzioni tributarie» e l’assenza di relazioni o rendicontazioni.
Vengono inoltre segnalati contributi erogati in violazione dei principi di programmazione, trasparenza e pari opportunità, con l’assenza di una strategia condivisa e il mancato rispetto delle regole di pubblicità e rotazione.
Proposte di collaborazione e segnalazioni sulle anomalie
“Ascea in Testa” sostiene la necessità di attivare partenariati stabili e pluriennali con la Pro Loco, la Fondazione Alario, le associazioni culturali e sportive e i gruppi di volontariato, proponendo forme di collaborazione pubblico-privato per uno sviluppo locale sostenibile. Il gruppo ha inoltre trasmesso all’ente una nota ufficiale segnalando anomalie sugli incarichi tecnici, chiedendo maggiore trasparenza e l’applicazione del principio di rotazione.
Criticità del Revisore dei Conti e revoca di finanziamento regionale
Il gruppo consiliare, infine, riporta le criticità evidenziate dal Revisore dei Conti, tra cui la sottostima del Fondo TARI, del Fondo crediti di dubbia esigibilità e l’insufficienza del Fondo contenzioso. In conclusione, viene segnalata la revoca di un finanziamento regionale di 200.000 euro a causa, dicono, dell’inadempimento del Comune di Ascea agli impegni assunti, con la richiesta di restituzione di 20.000 euro già ricevuti e l’accollo delle ulteriori anticipazioni a totale carico del Comune. “Ascea in Testa” conclude ribadendo che continuerà a «vigilare e proporre, nell’interesse esclusivo della comunità di Ascea».