Aprire il sottopasso ferroviario di Battipaglia: la nota dei sindacati

Sindacato pronto alla mobilitazione. «Notevoli disagi per gli utenti che quotidianamente frequentano l'area»

Di Redazione Infocilento

«Abbiamo atteso abbastanza, ora la misura è colma. Nel maggio 2017 la posa dell’attraversamento pedonale da 100 m di lunghezza fu salutata con grande enfasi dalla Regione Campania e dall’amministrazione comunale. Poi, nel marzo 2019, il noto provvedimento della Prefettura di Napoli nei confronti del consorzio aggiudicatario dell’appalto ha “cristallizzato” la situazione nella fase di abbandono che è sotto gli occhi di tutti. Oggi, i dipendenti e gli utenti della sede INPS subiscono quotidianamente gli effetti negativi della condizione di incuria e degrado dell’area adiacente all’Agenzia». A chiederlo la Fp Cgil Salerno rappresentata dal segretario generale Antonio Capezzuto e dalla Rsa Carmine G. Parisi, dalla Rsa della Cisl Fp Fabio Pallotta, dall’Usb Pi Inps Salerno, con Stefano Pinneri, Giacomo Strizzi e Roberto Forlenza, dall’Unsa con Pasquale Tranzillo e dalla Rsu Agenzia Complessa di Battipaglia.

La nota

In particolare, la mancata attivazione del sovrappasso ferroviario, nonostante il raggiungimento di uno stato piuttosto avanzato dei lavori, costringe dipendenti ed utenti ad effettuare un percorso pedonale decisamente più lungo, disagevole e pericoloso; analogamente, l’indisponibilità del terminal bus rende più arduo raggiungere l’Agenzia per l’utenza proveniente dai comuni più remoti del nostro territorio. La situazione risulta tanto più grave per le fasce di utenza che appartengono alle categorie più fragili, come gli anziani e le persone con problemi di deambulazione.

«Gli scriventi denunciano la situazione di degrado dell’intera area, che potrebbe invece essere enormemente riqualificata una volta completati i lavori e resi disponibili i nuovi servizi, e intendono farsi portavoce degli utenti, oltre che delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Agenzia INPS, chiedendo di prendere visione ed estrarre copia di tutti gli atti amministrativi che hanno determinato il persistere del blocco dei lavori», conclude la nota.

«Nel caso in cui questa istanza dovesse risultare ignorata, gli scriventi si riservano di avviare un percorso di mobilitazione, attraverso il dialogo con la cittadinanza, non escludendo la proclamazione anche dello stato di agitazione del personale», conclude la missiva indirizzata a Prefetto e Regione Campania.

Condividi questo articolo
Exit mobile version