A riposo, si fa per dire, l’ultramaratoneta Antonello Volpe.
Reduce da una serie di competizioni estreme, ora è in una fase di defaticamento, per consentire al fisico una graduale ripresa.
Poi un nuovo duro allenamento che lo porterà ad una delle più estreme maratone al mondo.
Tutto per qualche chilo di troppo
Antonello Volpe, di Casal Velino, è ormai un nome nel campo delle competizioni maratonete di livello internazionale. Da alcuni anni, quella che era un’esigenza è diventata una passione, poi un impegno agonistico. Sicuramente, mai avrebbe pensato di diventare un maratoneta, considerato il fatto che la corsa era stata presa in considerazione soltanto per eliminare qualche chilo di troppo, poi la svolta ,la scelta di vita e la lunga lista d’iscrizioni alle competizioni più estreme nel mondo.
“Sono stato in Brasile a gennaio – afferma Antonello Volpe – una gara che si è corsa in uno scenario incredibile, in gran parte nella foresta amazzonica, una gara da 217 km. Poi mi sono iscritto alla Milano-Sanremo, un percorso da 285 Km da fare in 51 ore, anche questa molto estrema. Adesso è giusto che l’organismo si riposi”.
Prossimo obiettivo: la California
Il riposo di Antonello Volpe è un graduale allenamento, che considera una prima fase di defaticamento, per consentire al corpo di riabituarsi, nei mesi prossimi, all’incremento dell’attività sportiva. Fino alle prossime competizioni, in ballo una serie di altre gare “più leggere” e di gruppo con Castellabate Runners, l’associazione sportiva a cui appartiene.
“Per fine anno ci sono degli obiettivi di cui, per scaramanzia, non voglio dire ancora nulla, ma se tutto va bene, per l’anno prossimo, ho già il pass per una gara molto molto importante, che si svolge a luglio, in California. E’ la più dura al mondo, si corre a temperature elevatissime.”