Cilento: uffici anagrafe dei comuni al collasso, sindaco scrive alla Prefettura

Il sindaco di Piaggine, Renato Pizzolante, ha inviato una nota alla Prefettura di Salerno, all’ANCI Campania, ai sindaci dei centocinquantotto comuni della provincia di Salerno e all’Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile

Di Alessandra Pazzanese

Il sindaco di Piaggine, Renato Pizzolante, ha inviato una nota alla Prefettura di Salerno, all’ANCI Campania, ai sindaci dei centocinquantotto comuni della provincia di Salerno e all’Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e di Anagrafe per esporre un problema che sta creando non poche difficoltà ai dipendenti comunali.

Le anomalie

Il Registro Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero conta un numero di iscritti altissimo, addirittura superiore al numero di residenti che nel piccolo comune cilentano sono circa 1200, di conseguenza le numerosissime richieste delle migliaia di persone che risiedono in altre nazioni, molte di queste già da diverse generazioni, rischiano di rallentare il lavoro dell’Ufficio Anagrafe che si avvale di un solo dipendente.

Ogni giorno a Piaggine arrivano centinaia di istanze dall’estero giunte dai consolati o dagli studi legali, per le trascrizioni di atti di stato civile, per il riconoscimento giudiziale della cittadinanza italiana o per altre esigenze. Un lavoro enorme che, poiché riguarda il rilascio di certificati storici, comporta lunghe ricerche storiche d’archivio e quindi impegna per quasi l’intero orario di lavoro l’unico dipendente assegnato all’Ufficio Servizi Demografici che già deve svolgere il lavoro relativo all’anagrafe, le mansioni relative allo stato civile, l’aggiornamento delle liste elettorali, delle liste per la leva e dei dati statistici.

Il commento

Piaggine è un piccolo comune con meno di 1200 abitanti e le disposizioni normative degli ultimi anni, relative al contenimento della spesa per il personale, non consentono al momento l’assunzione di nuove unità, la disponibilità di tale dipendente ad evadere, nei tempi opportuni, le richieste che puntualmente giungono, anche al di fuori del normale orario di lavoro, ha comportato paradossalmente un ulteriore aumento del carico di lavoro e se si pensa che un eventuale ritardo nato proprio da questa enorme mole di lavoro, comporta solleciti e diffide, si capisce che la situazione, per noi, non è più sostenibile” ha lamentato Pizzolante che ha voluto portare alla luce un problema comune a tanti piccoli comuni.

Il problema sarebbe in parte superabile con l’assunzione di ulteriore personale ma, come spiegato dal primo cittadino di Piaggine, i piccoli enti sono impossibilitati a farlo ritrovandosi a dover contenere i costi.

La situazione potrebbe mettere in difficoltà anche i residenti che, rivolgendosi agli uffici comunali per il rilascio di documenti d’identità o di certificati vari, potrebbero vedere evase le loro richieste con notevoli rallentamenti.

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