Il mercato energetico è in costante evoluzione, caratterizzato da una complessità crescente che offre sia sfide che opportunità per imprese e consumatori.
Sia il mercato energetico europeo che quello italiano nel 2024 hanno subito e si pensa subiranno ancora trasformazioni significative, influenzate dalla ripresa economica, dalle politiche ambientali e dalle innovazioni tecnologiche.
La crescente domanda di energia e la spinta verso la sostenibilità avranno un impatto sui prezzi e sulle strategie di approvvigionamento energetico.
Prezzi in discesa
È ragionevole pensare che durante i restanti mesi del 2024, il prezzo del gas naturale continuerà ad aggirarsi intorno ai 50-60 euro per megawattora e quello dell’elettricità tra i 90-95 euro per megawattora. Le bollette resteranno alte rispetto ai livelli pre-pandemia, ma saranno più basse rispetto all’inverno precedente.
I prezzi energia dipendono da molteplici fattori, come la ripresa economica, che aumenterà la domanda di energia e le politiche ambientali dell’Unione Europea e dell’Italia, che promuovono le fonti rinnovabili e tassano maggiormente i combustibili fossili. Inoltre, le innovazioni tecnologiche giocheranno un ruolo chiave nello sviluppo di nuove soluzioni energetiche, come reti intelligenti, stoccaggio di energia e mobilità elettrica.
Questi progressi offriranno opportunità di risparmio e miglioramenti in efficienza, ma richiederanno anche importanti investimenti nelle infrastrutture energetiche.
Le principali sfide nel mercato energetico
Nel 2024, il mercato energetico ha affrontato e continuerà ad affrontare diverse sfide significative, che potrebbero compromettere la sicurezza, la qualità e la sostenibilità dell’approvvigionamento energetico. Una delle principali problematiche è la dipendenza dalle importazioni di gas e elettricità da paesi terzi, che espone il mercato italiano a rischi geopolitici e fluttuazioni dei prezzi.
Questo fattore rende il settore energetico vulnerabile a interruzioni nell’approvvigionamento, influenzando così la stabilità dei costi. Inoltre, la scarsa diversificazione delle fonti energetiche limita ulteriormente la resilienza del mercato. La prevalenza delle fonti fossili e la bassa disponibilità di risorse rinnovabili rendono ancora oggi l’Italia suscettibile alle oscillazioni dei prezzi e alle crisi di approvvigionamento.
Un ulteriore ostacolo è rappresentato dalla mancanza di infrastrutture adeguate, che limita la capacità di trasporto e stoccaggio dell’energia. Questa carenza non solo impedisce un’efficace distribuzione delle risorse energetiche, ma ostacola anche lo sviluppo di nuovi progetti energetici e la transizione verso un sistema più sostenibile.
Come tutelarsi dalle fluttuazioni dei prezzi
Non tutti sanno che esistono diverse strategie che possono essere usate per tutelarsi dalle cosiddette fluttuazioni del mercato energetico. Per scegliere quella più adatta, però, è necessario conoscere le previsioni del mercato stesso, così da poter non commettere errori.
Uno dei metodi più semplici è stipulare contratti a lungo termine. In base a come si prevede che evolverà il mercato, potrebbe essere conveniente scegliere un contratto a prezzo fisso (se ad esempio si prevedono aumenti notevoli nei mesi successivi). Viceversa, se l’andamento del mercato fa presumere una discesa, come sta accadendo in questo momento storico, potrebbe non essereconsigliabile scegliere offerte a prezzo fisso. Viceversa, ci si potrebbe muovere verso offerte indicizzate a prezzo variabile che si basano sul PSV e il PUN, con quota fissata a lungo termine o, nei casi in cui fosse possibile, a tempo indeterminato.