“Si sta consumando il disastro rispetto al quale avevamo lanciato l’allarme. Chiude anche il Centro Trasfusionale.
Tranne i cittadini del Comitato, una parte dei sindacati e pochi sindaci del territorio, la classe politica, a qualsiasi livello, è stata ed è complice di chi, in Regione ed all’Asl Salerno, che sono la stessa cosa, cioè gestiti dalla stessa logica, sta azzerando la sanità sul territorio, depotenziando al massimo il nostro ospedale, come ci dice l’ultimo trasferimento, quello delle attività del centro trasfusionale. Ora vedremo chi finge di difendere il territorio e gli ebolitani e chi invece davvero ha a cuore le sorti della nostra città e del nostro ospedale”.
La nota stampa di Rosa Adelizzi
Rosa Adelizzi è amareggiata, ma non si arrende: “Si facciano avanti quei politici e quegli amministratori, a qualsiasi livello, che dicono a chiacchiere di avere a cuore le sorti dell’ospedale e della città. Si facciano avanti, non rimangano servi del capo che sta azzerando Eboli. Contattino i loro comandanti, a cui hanno portato tanti voti per Regione e Parlamento, in qualsiasi modo e drenando il consenso in ogni forma possibile, e facciano sentire, per una volta almeno, la loro voce, con un sussulto di dignità e di libertà”.
I cittadini pronti a combattere contro Regione e Asl
Una battaglia, l’ennesima, a sostegno della sanità pubblica e dell’ospedale di Eboli “Da parte nostra possiamo solo continuare nella lotta, con l’obiettivo di mantenere sul territorio i livelli di assistenza necessari alla popolazione, anche attraverso le prestazioni ospedaliere.
Ci sentiamo di promettere che l’attenzione non diminuirà, questa storia non finirà con il capo chino come qualche ebolitano da tempo sta tenendo nei confronti del comandante. La nostra sanità non si tocca, De Luca ed i suoi amichetti locali trovino altre possibilità per i loro progetti faraonici, ma lascino stare Eboli e gli ebolitani, i quali sapranno dare la risposta giusta in ogni momento”.