Il TAR respinge il ricorso contro il comune di Altavilla Silentina per il taglio del bosco “Chianca” e riconosce le ragioni dell’ente che potrebbe, così, procedere presto con il taglio degli alberi. Il ricorso era stato presentato dall’associazione ambientalista “Carapace Aps” contro il Comune di Altavilla Silentina, contro la Regione Campania e contro e la Comunità Montana Calore Salernitano, enti avevano concesso pareri favorevoli al taglio del bosco.
I dettagli
Secondo l’associazione il taglio del bosco “Chianca” non poteva essere autorizzato in quanto erano scaduti i termini per il taglio della vegetazione previsti dal Piano di Assestamento Forestale di Altavilla Silentina e quindi, secondo le disposizioni di legge, rientrava bei boschi cedu invecchiati da salvaguardare.
La sentenza
La sentenza della seconda Sezione del TAR Salerno ha fatto sapere, invece, che il Comune di Altavilla Silentina avrebbe potuto procedere al taglio degli alberi essendo questo in linea con le varie indicazioni riguardo al periodo in cui le operazioni sarebbero state possibili.
Riguardo alla vicenda giudiziaria il sindaco Francesco Cembalo, si era detto più volte fiducioso nei confronti della magistratura.
I risvolti
Il bosco “Chianca”, sottoposto a sequestro, potrebbe essere presto dissequestrato e riaffidato all’ente.
Riguardo al disboscamento dell’area, nei mesi scorsi, ad Altavilla Silentina c’erano state delle vere e proprie proteste di cittadini che si opponevano al taglio degli alberi.