Ad Altavilla Silentina non si placa la polemica relativa alla chiusura della scuola di via San Francesco per permetterne i lavori di demolizione e ricostruzione grazie ad un finanziamento con fondi del PNRR. In paese è spuntato un manifesto, firmato da un comitato di cittadini, in cui si esprime malcontento per la gestione della situazione da parte dell’amministrazione comunale.
Il manifesto
“Chiudere una scuola senza prevedere, nel frattempo, l’adeguamento di nuovi spazi operativi per ospitare la popolazione scolastica assicurando loro la continuità del progetto formativo che ciascun individuo è tenuto a compiere è inaccettabile. Si cerca disperatamente di giustificare la mancanza di visione, di organizzazione, di capacità gestionale nel fornire un servizio essenziale come il diritto all’istruzione. Tutti sapevano che la consegna del cantiere sarebbe avvenuta il 30 novembre, ma lo negano, il sindaco in primis. Nessuno: RUP, Ditta esecutrice dei lavori, direttore dei lavori, si sarebbe preso la responsabilità di tenere i bambini nel plesso scolastico una volta che questo fosse stato dichiarato interamente cantiere, neppure a cantiere fermo. La legge lo impone e la legge si rispetta, ma hanno tentato di farci credere il contrario!”
La protesta
Riporta il manifesto in cui i cittadini spiegano che le loro proteste non sono dovute all’edificazione della nuova scuola, ma al fatto che dal 30 novembre i bambini che frequentavano il plesso scolastico di via San Francesco non possono andare a scuola almeno fino al termine dell’adeguamento dei lavori presso i nuovi locali individuati dal comune. “Se l’8 gennaio 2024 tutti i ragazzi non saranno seduti nei banchi di scuola presso il capoluogo, la nostra protesta continuerà e sarà molto più impetuosa” hanno annunciato i cittadini attraverso il manifesto affisso in alcune zone del paese.