Altavilla Silentina: cresce l’allarme sicurezza, amministrazione nel mirino

Chiusure di caserme, tagli al personale e abbandono dei sistemi di sorveglianza sono solo alcune delle criticità denunciate

Di Redazione Infocilento

L’amministrazione comunale di Altavilla Silentina è sotto accusa per la crescente insicurezza che attanaglia la cittadina. Il capogruppo di minoranza, Enzo Giardullo, ha lanciato un allarme sulla situazione, sottolineando l’aumento dei furti nelle abitazioni e la conseguente sensazione di abbandono tra i cittadini.

La chiusura della caserma e il taglio del personale

Una delle principali cause del problema, secondo Giardullo, è la chiusura della caserma dei carabinieri di Borgo Carillia e la conseguente riduzione del personale presente sul territorio. Il passaggio da otto a sei unità ha indebolito la presenza delle forze dell’ordine, lasciando i cittadini più esposti.

Inoltre, l’amministrazione comunale è stata accusata di aver abbandonato impianti di sorveglianza esistenti, un ulteriore spreco di risorse pubbliche che non fa altro che aumentare la sensazione di insicurezza.

L’idea che i soldi possano essere spesi meglio per sostenere direttamente i cittadini, invece che in consulenze che nulla producono in concreto, è un punto importante che riflette la frustrazione nei confronti di una gestione che sembra non rispondere alle reali necessità”, dice il consigliere.

La richiesta di soluzioni concrete

Il sindaco Francesco Cembalo è stato accusato di non aver affrontato il problema in modo adeguato. Giardullo osserva: “Quando un amministratore pubblico, come il sindaco Francesco Cembalo, risponde a una situazione di emergenza o di disagio con accuse anziché con fatti concreti, la frustrazione dei cittadini aumenta ulteriormente. In questo caso, la sicurezza è un tema delicato: i furti in casa creano paura e disagio, e l’atteggiamento di scaricare la responsabilità sulla mancata denuncia da parte dei cittadini, come asserito dal Sindaco, non risolve il problema, anzi lo peggiora”.

La necessità di un intervento immediato

“Ripristinare l’impianto di sorveglianza abbandonato, rimettendolo in funzione con il supporto tecnologico adeguato per garantire maggiore protezione nelle aree più a rischio, sarebbe già testimonianza di una operatività finora non manifestata”, prosegue Giardullo.

E aggiunge: “Invece di criticare i cittadini, che a suo dire, non denunciano dovrebbe lavorare per rendere questo processo più semplice e sicuro, magari informando dell’esistenza di sportelli o servizi di supporto per chi ha paura di denunciare”.

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