La Corte di Salerno ha condannato a cinque anni e mezzo di reclusione un uomo di 35 anni, di nazionalità romena, accusato di aver abusato sessualmente della nipote minorenne. La sentenza, emessa al termine del rito abbreviato, ha accolto le richieste della Procura della Repubblica di Salerno.
Abusi protratti nel tempo
Secondo l’accusa, gli abusi si sarebbero protratti per diversi anni, iniziando quando la ragazza aveva appena 15 anni. Lo zio, ospite in casa della sorella, avrebbe approfittato della convivenza forzata per compiere atti di violenza sessuale sulla nipote, costringendola a subire ripetuti abusi.
La vicenda è venuta alla luce quando i genitori della ragazza, insospettiti da alcuni comportamenti dell’uomo, hanno deciso di sporgere denuncia. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Mafalda Cioncata, hanno portato all’arresto del 35enne lo scorso febbraio.
L’incidente probatorio e le prove
Un elemento fondamentale per la condanna è stato l’incidente probatorio, nel corso del quale la giovane vittima ha fornito una descrizione degli abusi subiti. Le sue dichiarazioni, ritenute credibili dal giudice, sono state corroborate da altri elementi di prova, tra cui le immagini delle telecamere di videosorveglianza che avrebbero ripreso l’uomo mentre si introduceva di notte nella camera della nipote.
La difesa e il ricorso in appello
L’imputato ha sempre professato la propria innocenza, negando categoricamente le accuse. L’avvocato ha già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello, sostenendo che le motivazioni della sentenza di primo grado non siano sufficientemente solide.