Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine su una controversia che ha tenuto banco a lungo: la competenza a giudicare sul progetto di fattibilità tecnico-economica del lotto 1 Battipaglia-Romagnano della nuova linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria. La suprema corte amministrativa ha confermato la competenza del TAR Lazio, in linea con quanto sostenuto dal Ministero delle Infrastrutture e da RFI.
Un progetto di rilevanza nazionale
La decisione del Consiglio di Stato si basa sulla considerazione che l’opera in questione riveste un’importanza strategica a livello nazionale, andando ben oltre gli interessi locali. Il progetto, infatti, è inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mira a migliorare la connettività ferroviaria del Paese.
Secondo il Consiglio di Stato, gli atti impugnati, tra cui la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), hanno ripercussioni che vanno oltre il territorio campano, interessando l’intero progetto ferroviario.
Eventuali modifiche o annullamenti potrebbero infatti incidere sull’intero tracciato e sul sistema infrastrutturale nazionale.
Il commento
«Il Consiglio di Stato (Sez. IV), decidendo in merito al regolamento di competenza proposto d’ufficio dal T.a.r. Lazio-Roma (Sez. II), ha sancito che deve essere tale Tribunale amministrativo regionale (e non già il T.a.r. Campania-Salerno) a decidere la causa relativa al decreto del Ministero dell’ambiente di concerto con il Ministero della cultura, con il quale è stato espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sull’intervento relativo al tracciato ferroviario dell’Alta Velocità, previsto nel “Progetto di fattibilità tecnico economica del lotto 1a Battipaglia-Romagnano al Monte della nuova linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria e interconnessione con la linea esistente Battipaglia-Potenza”», ha spiegato l’avvocato Pasquale D’Angiolillo che ha seguito il ricorso.