È allarme lupi nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il grido di allarme arriva dagli allevatori: “Ad agosto i lupi hanno aggredito il mio gregge creandomi tantissimi danni, pochi giorni fa è accaduta la stessa cosa.
Il grido d’allarme degli allevatori
Io e tanti altri allevatori siamo disperati, ci chiediamo se vale la pena continuare ad investire in queste attività rurali” a parlare è Nicola Tierno trentenne che ha investito i suoi risparmi per riprendere un’attività che ben si sposa con la vocazione rurale di Monteforte e del Cilento, un’attività che ora, a causa dei danni provocati dagli attacchi dei lupi, fa fatica a portare avanti: i lupi aggrediscono ovini, bovini e caprini abbattendo, puntualmente, decine e decine di capi. Gli allevatori stanno cercando di difendersi in ogni modo in linea con la tutela dell’animale, ossia cercando di seguire il gregge in ogni spostamento, dotando il bestiame di gps per controllare sempre dove si trova il gregge, dotandosi di cani capaci di non far avvicinare i lupi eppure il fenomeno non si arresta, anzi sembra peggiorare nel tempo.
Fenomeno preoccupante sul territorio
L’ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni non può adottare provvedimenti drastici per una specie protetta e i risarcimenti offerti agli allevatori sono troppo bassi per rimediare al danno, si tratta di somme non sufficienti a coprire le spese per la perdita dell’animale e le spese per averlo allevato, somme così basse che tanti allevatori nemmeno ne fanno domanda. “Non posso negare che se continuiamo cosi la mia piccola azienda, come quella di tanti miei concittadini, dovrà chiudere, molto agricoltori e allevatori già soffrono per la forte presenza di cinghiali sul territorio, ora il lavoro è anche messo a rischio dai lupi, non ce la facciamo più ” ha continuato Nicola.
Il fenomeno è preoccupante anche per un altro aspetto: i lupi si stanno avvicinando sempre di più al centro urbano tanto che molti hanno paura di lasciare i bambini da soli, poche sere fa a pochi passi dal bar della piazza di Monteforte ne è stato avvistato uno, dapprima un residente ne aveva scorti due davanti alla sua abitazione.