La provincia di Salerno vanta un patrimonio verde prezioso: ben 32 alberi monumentali, testimoni silenziosi della storia e della natura del territorio. Tra questi giganti verdi, Cava de’ Tirreni primeggia con ben 4 esemplari, seguita da Salerno, Vallo della Lucania, San Mauro Cilento, Capaccio Paestum e Pontecagnano con 3 ciascuno.
Un tesoro da scoprire
Padula, San Cipriano Picentino, Polla, Agropoli e Mercato San Severino ospitano anch’essi alcuni di questi patriarchi vegetali, mentre la restante parte si distribuisce un po’ in tutta la provincia, con una particolare concentrazione nel Cilento.
Questi alberi secolari, censiti nel “Report Piccoli Comuni e Alberi Monumentali d’Italia 2024″, rappresentano un patrimonio inestimabile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche culturale e turistico.
L’importanza dei piccoli comuni
“Su un totale di 4.287 alberi monumentali in Italia, ben 2.107 si trovano nei piccoli comuni”, sottolinea il presidente di Coldiretti Salerno, Ettore Bellelli. “Un dato che valorizza il ruolo di questi borghi, custodi di un patrimonio naturale unico”.
Valorizzare e conservare
In un contesto di crisi climatica, la tutela di questi alberi monumentali diventa ancora più urgente. “Rappresentano un’occasione di sviluppo per i territori, sia per le grandi città che per i piccoli comuni”, afferma il direttore di Coldiretti Enzo Tropiano. “L’agricoltura diventa strategica per la salvaguardia dell’ambiente e la promozione di un turismo rurale di qualità”.
Il Report di Symbola e Coldiretti è un invito a riscoprire questi tesori verdi, a prendersi cura di essi e a valorizzarli come attrattori turistici.