Albanella, cadavere ritrovato a febbraio: ancora nessuna informazione sull’identità dell’uomo

Sono passati quattro mesi da quando, in località Cappasanta di Albanella, fu ritrovato un cadavere in avanzato stato di decomposizione, ma, a quanto pare, ancora non è stato possibile dare un nome alla persona ritrovata senza vita il 16 febbraio scorso.

Di Alessandra Pazzanese
Albanella, cadavere ritrovato a febbraio: ancora nessuna informazione sull’identità dell’uomo

Sono passati quattro mesi da quando, in località Cappasanta di Albanella, fu ritrovato un cadavere in avanzato stato di decomposizione, ma, a quanto pare, ancora non è stato possibile dare un nome alla persona ritrovata senza vita il 16 febbraio scorso. In questi mesi è stato avviato tutto l’iter burocratico previsto per tali casi e la notizia del ritrovamento è stata comunicata, dai soggetti coinvolti nel processo di identificazione, a tutte le autorità competenti.

Iter e tempi lunghissimi

Le procedure adottate si sono rese indispensabili affinché il caso potesse essere inserito nel registro dei cadaveri non identificati, tuttavia, poiché non è stata rintracciata nessuna denuncia di scomparsa che possa far risalire alla persona ritrovata nel terreno di Albanella, il processo di identificazione dell’uomo, potrebbe essere ancora molto lungo. Ci vorrà molto tempo, infatti, per capire se le persone scomparse nel mondo possono essere associate alla persona ritrovata senza vita in località Cappasanta. Iter e tempi lunghissimi, dunque, anche perché, a quanto pare, la persona ritrovata avrebbe origini indiane e, nel caso di persone di altra nazionalità, spetta all’Ambasciata rintracciare i familiari, ma, nel caso specifico, si tratta di un’operazione difficile viste, appunto, le evidenti difficoltà a risalire all’identità dell’uomo.

L’uomo avrebbe origini indiane

Se i familiari non dovessero essere rintracciati e se il corpo non dovesse essere rivendicato da nessuno, con il tempo, la salma verrebbe affidato al comune di Albanella che si farebbe carico della sepoltura. Il macabro ritrovamento, avvenuto nel tardo pomeriggio del 16 febbraio, fu subito segnalato alle forze dell’ordine e i primi rilievi e le prime indagini del caso furono curate dai Carabinieri di Agropoli al comando di Giuseppe Colella che giunse personalmente sul posto dove arrivarono anche gli uomini della scientifica, i vigili del fuoco, la polizia municipale di Albanella, gli operatori del 118 e il medico legale, Gabriele Casaburi. Il cadavere fu trasportato presso l’ospedale di Battipaglia.

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