Al via i lavori sulla Sp342, nel Cilento arriva De Luca ma è polemica

Il sindaco di Roscigno: “Abbiamo bisogno delle istituzioni ogni giorno e non solo alle inaugurazioni di strade chiuse da un decennio”

Di Ernesto Rocco

Tutto pronto per la cerimonia di inizio lavori per la mitigazione dei movimenti franosi e il rischio di crolli, la messa in sicurezza, il ripristino e il consolidamento della strada provinciale SP 342 nel tratto tra Sacco e Roscigno. L’appuntamento è in programma per giovedì 1° giugno alle h.10:30 nell’aula consiliare del Comune di Sacco. Interverrà anche il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, interviene sollevando delle critiche.

Abbandono del territorio e interventi non urgenti

Il sindaco Palmieri dichiara che parteciperà alla cerimonia e avrà l’opportunità di portare all’attenzione del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, l’abbandono in cui versa il territorio. Sottolinea che gli interventi che verranno inaugurati non sono urgenti, poiché sono passati ben 13 anni da quando sono stati richiesti i lavori per questa strada.

Disagio causato dalla viabilità e spopolamento dei territori

Il sindaco Palmieri afferma anche che porterà il disagio in termini di viabilità all’attenzione del Presidente De Luca. Sostiene che i lavori in programma non elimineranno definitivamente i numerosi problemi che affliggono il territorio. L’abbandono della viabilità negli ultimi 13 anni ha contribuito ulteriormente allo spopolamento delle zone circostanti”, osserva il sindaco.

Necessità di intervento costante delle istituzioni sovracomunali

Il primo cittadino di Roscigno fa notare che è necessario il coinvolgimento costante delle istituzioni sovracomunali per affrontare le sfide quotidiane del territorio.

Non si tratta solamente di inaugurare strade chiuse da dieci anni, ma di prestare attenzione alle esigenze del territorio che, da tempo, versa in una situazione di stallo. Il sindaco Palmieri conclude affermando che sarà presente il 1° giugno per dare voce a coloro che vivono giornalmente in questo territorio, ormai abbandonato da anni.

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