Al San Luca di Vallo della Lucania, “Premio Antonio Valiante” per le migliori tesi in Infermieristica

Terminata la II edizione del Premio Antonio Valiante. L’evento, organizzato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI)

Di Silvana Romano

Terminata la II edizione del Premio Antonio Valiante. L’evento, organizzato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI), con la partecipazione dei figli del compianto onorevole, Simone e Diego Valiante, del senatore Francesco Zaffiini, commissione welfare e sanità e di Barbara Mangiacavalli, presidente FNOPI, s’inserisce fra le celebrazioni previste dal III Memorial Day Antonio Valiante.

II Edizione Premio Antonio Valiante

Il Premio Antonio Valiante, si è tenuto presso Aula Magna del Presidio Ospedaliero di Vallo della Lucania, alla presenza del presidente dell’OPI Salerno, che ha moderato gli interventi, di rappresentanti istituzionali e una fitta folla di cittadini.

Un uomo politico stimato dai più, una figura quella dell’onorevole Antonio Valiante, scomparso all’età di 80 anni, ricordato, a distanza di tre anni dalla sua morte, con immutata commozione e nostalgia. Un uomo “perbene” definito dai più un’icona del fare e dello spendersi per la crescita di un territorio, per l’Ospedale San Luca. Una giornata non solo del ricordo, ma protesa anche al futuro, quello dei giovani laureti premiati nel corso della manifestazione.

I premiati

Maria Santoro, Maria Erika Pino, Ciro Coccorullo e Federica Annunziata sono stati insigniti con il Premio Antonio Valiante II edizione, riservato ai neolaureati nell’anno accademico 2021-2022.

Valiante “vive” nei sanitari del domani

E’ una giornata di commemorazione, ma anche di futuro e di prospettive perché premiare i migliori laureati in Scienze Infermieristichecosì Simone Valiantesignifica premiare il percorso di nuove professionalità che entrano nel sistema de Sistema del Servizio Sanitario Nazionale. Il ricordo, la memoria ma anche il futuro si incontrano in una prospettiva di sanità che noi auspichiamo sempre più efficiente, soprattutto per questi territori più periferici e che hanno vissuto momenti di gloria in passato.

Oggi, invece, scontano tante difficoltà. C’è da costruire un percorso per giovani professionalità che è importante quanto la politica, chi programma, chi gestisce”.

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