«Aiutateci a liberare il Cilento». Ecco il manifesto dei Cittadini perbene Agropoli e Cilento

Di Ernesto Rocco

«Il Cilento è una delle terre più belle e potenzialmente più ricche del nostro Paese. Eppure questa straordinaria risorsa, fatta di gente che ha profonde radici nel Cilento e che continua a lavorare e ad impegnarsi senza sosta, è da troppi anni oggetto di vessazioni e minacce da parte di un sistema che al bene collettivo antepone l’interesse personale». Inizia così una nota firmata da “I cittadini perbene di Agropoli e Capaccio”. Un invito ai cittadini a rialzare la testa voltando le spalle ad un sistema politico formato da «personaggi che sono stati plurinquisiti e pluriprocessati a vario titolo. Personaggi arroganti e prepotenti, che hanno occupato e occupano stanze di potere».

La nota di Cittadini perbene di Agropoli e Capaccio

Nella nota si gettano sospetti sulle inchieste che le hanno visti protagonisti e si muovono accuse sulle azioni poste in essere: «questi personaggi sono tornati con maggiore prepotenza a vessare, minacciare e strozzare le persone perbene di questo meraviglioso territorio. Utilizzando lo strumento di controlli spesso ingiustificati, questa gente sta frenando le nostre attività e le nostre imprese e gettando fango su persone oneste che col sudore della loro fronte, di quella dei loro padri e dei loro nonni, ha costruito qualcosa di buono per questo territorio. Il danno provocato rischia di essere irreparabile».

«Noi cittadini perbene del Cilento siamo stufi di metterci la faccia e di pagare sulla nostra pelle e su quella delle nostre famiglie il prezzo di battaglie che si sono puntualmente infrante contro un muro di gomma. Abbiamo già visto assassinare un nostro sindaco, solo perché aveva osato aprire gli occhi e accendere i riflettori sullo stesso sistema che oggi intendiamo ancora una volta denunciare. Se il Cilento rischia di morire, è solo a causa di chi vede e finge di non vedere, di chi sa e finge di non sapere», prosegue la nota.

«Chiediamo oggi alla politica onesta e alle autorità tutte di tutelare questa terra e le sue tradizioni», conclude la nota.

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