Agropoli, violenza su animali e ipotesi bullismo su un giovane con disabilità. “Bisogna intervenire”

Gli episodi si sono verificati nelle ultime notti: “Non sono bravate, ragazzate, sono atti delinquenziali da punire”

Di Ernesto Rocco
Agropoli, violenza su animali e ipotesi bullismo su un giovane con disabilità


Lancio di sassi all’indirizzo delle papere che si trovano nel fiume Testene, ad Agropoli. Un gesto ripetuto da parte di alcuni ragazzini, nonostante dei residenti, accortisi di quanto stava accadendo, abbiano provato a fermarli. Uno degli animali purtroppo è deceduto. A denunciare l’accaduto Gerardo Scotti, dell’associazione Genesi, che da alcuni anni si occupa della riqualificazione e della tutela della fauna del fiume Testene. Questo non è il primo episodio: già in passato sono state registrate situazioni simili, con lancio di sassi o petardi all’indirizzo degli animali. 

Un presunto caso di bullismo nel centro di Agropoli 

L’episodio segue un altro caso avvenuto nei giorni scorsi in città. Un ragazzino con disabilità sarebbe stato bullizzato nei pressi del municipio da alcuni coetanei che pare lo abbiano prima deriso e poi tentato di abbassargli i pantaloni. Il giovane, in preda ad una crisi, si è steso a terra piangendo e urlando, attirando così l’attenzione dei passanti. Un fatto, questo, ancora da chiarire ma che ha provocato rabbia e indignazione in città.

Le parole del consigliere Pesce

Sul caso è intervenuto anche il consigliere di minoranza Raffaele Pesce: Quando ho parlato di baby gang in formazione, in Consiglio Comunale, mi è  stato detto di esagerare. La scuola Gino Landolfi, ultimamente, è  stata devastata da veri e propri delinquenti. Gli schiamazzi notturni, ed i danneggiamenti, indiscriminati ed impuniti,  nel centro cittadino, sono ormai la norma. Bisogna avere il polso della situazione e del territorio.  Ora, come apprendo dai social,  si passa al bullismo,  all’aggressione ed al dileggio di giovani più  deboli: spero si faccia chiarezza”. 

La situazione, ribadisco, è grave, bisogna prevenire ed intervenire anche con la repressione.  Non sono bravate, ragazzate,  sono atti delinquenziali da punire, e che,  se non puniti, potranno solo moltiplicarsi e aggravarsi”, ha concluso.

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