È stato condannato un cittadino di Agropoli di 51 anni, accusato di maltrattamenti all’ex compagna aggravati dalla circostanza che i comportamenti violenti avvenivano anche alla presenza del figlio minore.
La sentenza
L’uomo, nel gennaio scorso, era stato arrestato dopo che aveva rifiutato di sottoporsi all’applicazione del braccialetto elettronico. Così scattò il provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Ora la condanna in primo grado da parte del giudice presso il Tribunale di Vallo della Lucania. L’indagine era partita su denuncia della persona offesa, una donna straniera residente ad Agropoli, rappresentata dagli avvocati Antonella Franco e Antonio Mondelli. La malcapitata aveva già precedentemente presentato una querela per minacce, percosse e lesioni, che aveva portato al divieto di avvicinamento da parte del 51enne.
Un arresto a Vibonati
Un 36enne del Golfo di Policastro, invece, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti e stalking nei confronti della sua ex compagna. L’uomo, su cui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Lagonegro, è stato rintracciato e posto agli arresti domiciliari.
Un calvario durato mesi
La denuncia presentata dalla donna ha dato il via all’indagine condotta dai Carabinieri della compagnia di Sapri e della stazione di Vibonati, coordinati dal Maresciallo Francesco Barile. Le testimonianze raccolte avrebbero dipinto un quadro di violenze fisiche e psicologiche subite dalla vittima a partire dal 2022.
Il coraggio della vittima nel denunciare le violenze subite è stata necessaria per portare alla luce questa vicenda. Saranno ora i giudici a ricostruire il quadro e appurare le eventuali responsabilità