Tre deleghe per placare gli animi di un consigliere comunale che camminava sul filo del rasoio e due eletti nella minoranza che hanno scelto di varcare il confine, sostenendo l’amministrazione in carica. Sono alcune delle novità dell’ultimo consiglio comunale di Agropoli, tenutosi nella giornata di martedì. L’efficacia di tali deleghe si conoscerà oggi quando il Tar renderà noto se bisognerà tornare al voto o meno. Nel primo caso i tre consiglieri sarebbero i delegati più veloci della storia quanto a incarico assegnato e poi venuto meno. In caso contrario potranno placare i loro animi e provare a lavorare insieme alla maggioranza, sebbene non è un mistero che tra qualcuno di loro e alcuni membri del consiglio e della giunta non ci sia un grande feeling.
I nuovi delegati: Nicola Comite
Ma veniamo ai dettagli. A beneficiare delle nuove deleghe sono Nicola Comite, Bruno Bufano ed Elvira Serra. Il primo, in passato fedelissimo di Adamo Coppola e vicino a Fratelli d’Italia, sarà chiamato a intrattenere i rapporti con il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, guidato proprio da un altro esponente del partito di Giorgia Meloni, Giuseppe Coccorullo. Comite, sebbene in maggioranza, secondo qualche ben informato si sarebbe mostrato talvolta critico con l’amministrazione comunale e chissà che questa delega non lo convinca ad abbracciare pienamente il programma dell’amministrazione Mutalipassi, dimenticando ogni dissapore.
Bruno Bufano ed Elvira Serra
Diverso il caso di Bruno Bufano ed Elvira Serra, entrambi transitati in maggioranza di recente, con Serra che si era addirittura candida a sindaco contro il primo cittadino in carica, lanciando dai palchi strali feroci contro il competitor e le sue liste. Ora si occuperà di rapporti con enti sovracomunali.
Bufano, invece, era candidato con Massimo La Porta, ma ha retto poco nelle fila della minoranza. Il suo passaggio è stato subito apprezzato tanto da assegnargli un ruolo nel Gal Magna Graecia di recente costituzione, ma ora anche con la delega alla difesa del suolo.
Altre poche ore e si capirà se i tre neo delegati potranno dire la loro, o la carica assegnata sia durata soltanto 48 ore. A dirlo, questo, sarà il Tar e successivamente, in caso di ritorno alle urne, gli elettori.