Tragedia di via Donizetti ad Agropoli: ad un anno di distanza dalla morte di Annalisa Rizzo e Vincenzo Carnicelli, si va verso l’archiviazione del procedimento.
Le indagini
Le indagini, coordinate dalla procura di Vallo della Lucania e portate avanti dai carabinieri della Compagnia di Agropoli con l’ausilio dei SIS di Salerno e dei RIS di Roma, hanno portato ad acquisire elementi utili ad avere un quadro dell’accaduto, seppur non completamente definito.
Inizialmente si parlò di un omicidio-suicidio, un’ipotesi che non è stata esclusa: Vincenzo Carnicelli e Annalisa Rizzo, la sera tra il 21 e il 22 gennaio, litigarono. Pare che i due fossero in procinto di separarsi e probabilmente lei aveva trascorso la giornata precedente fuori dall’abitazione. Al rientro era scoppiato un duro alterco, mentre in un’altra stanza era presente la figlia minore della coppia. Fu proprio la ragazzina ad allertare i soccorsi l’indomani.
I carabinieri si trovarono dinanzi a una scena agghiacciante con i due corpi riversi a terra e tracce di sangue sul pavimento e sulle pareti. Vicino ai corpi c’erano un taglierino e un coltello da cucina.
Cosa è accaduto nella casa di via Donizetti
La dinamica precisa dell’accaduto non è stato possibile definirla, ma le tracce di sangue confermano che c’è stata una lite violenta. Non è possibile stabilire chi abbia iniziato, ma Vincenzo era già ferito quando si sarebbe spostato in cucina per recuperare un coltello, come confermerebbero le tracce di sangue.
I due coniugi, quindi, si sarebbero colpiti a vicenda con armi da taglio. La prima a perdere la vita sarebbe stata Annalisa Rizzo, mentre Vincenzo Carnicelli sarebbe spirato un’ora dopo. Probabile che si sia lasciato morire, pur potendo chiamare i soccorsi e gli inquirenti non escludono che lui stesso si sia inferto una ferita mortale.
Seppur non è stato possibile definire con certezza la dinamica, non essendo coinvolte terze persone, è stata richiesta l’archiviazione, ora al vaglio del Gip.