Agropoli, morte in mare di Eustachio Sorvillo: autopsia stabilirà le cause

Di Ernesto Rocco

È lutto ad Agropoli per la tragedia che si è verificata ieri circa due miglia al largo della costa di Licinella a Capaccio Paestum. Eustachio Sorvillo, un esperto sub originario di Eboli ma da anni ormai residente ad Agropoli, istruttore e titolare di un centro diving è deceduto probabilmente per un improvviso malore o per l’esaurimento dell’ossigeno. Le cause certe della morte le chiarirà soltanto l’autopsia ma è questa la prima ipotesi.

La dinamica della tragedia

Eustachio Sorvillo era intervenuto in aiuto di due pescatori intenzionati a recuperare una rete da pesca di circa 10 metri rimasta impigliata nei fondali. Dopo averlo imbarcato presso il porto di Agropoli hanno raggiunto il posto, nelle acque antistante il litorale capaccese. Qui il sub si è immerso per disincagliare la rete ma non è più riemerso.

L’allarme è stato immediato, e sul posto sono intervenuti gli operatori della guardia costiera e i vigili del fuoco, presenti anche con il nucleo subacquei. L’ambulanza del 118 è giunta presso il porto di Agropoli pronto a prestare le necessarie cure all’uomo, ma inutilmente.

Infatti è stato un altro sommozzatore di Agropoli a trovare il corpo senza vita di Sorvillo a una profondità di 25 metri, impigliato nella rete e con la bombola di ossigeno vuota.

Si presume che durante il tentativo di disincagliare la rete, Sorvillo sia rimasto intrappolato e abbia esaurito l’ossigeno nella bombola o che abbia accusato un improvviso malore. Da escludere invece problemi legati al mare considerato che le condizioni erano tutt’altro che proibitive. L’autopsia, che si terrà presso l’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno, chiarirà ulteriormente le cause del decesso.

Il lutto

La notizia ha sconvolto quanti lo conoscevano. Presso il porto, durante le operazioni di recupero, alcuni amici si sono radunati sperando di vederlo ancora in vita

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