Il progetto dei lavori di messa in sicurezza e adeguamento di via Carmine Rossi, ad Agropoli, ha acceso un contenzioso tra ente municipale e Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio. La questione è giunta al Consiglio di Stato, dopo l’appello proposto dalla Soprintendenza avverso la sentenza del Tar Campania, sezione Salerno, avente ad oggetto la dichiarazione di tardività ed inefficacia del parere del 31 agosto 2022.
Il motivo del contendere: pareri contrastanti
Il funzionario responsabile per gli aspetti architettonici e del paesaggio Eleonora Sciré, il funzionario archeologo responsabile Maria Tommasa Granese nonché il Soprintendente Raffaella Bonaudo avevano espresso parere contrario al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica per la realizzazione delle opere. Secondo chi ha curato il progetto, invece, c’erano i presupposti per chiedere la sospensione del provvedimento, considerato che l’opera ha già ottenuto il finanziamento da parte del Ministero (PNRR).
I giudici amministrativi confermano la validità del progetto
Nonostante i pareri contrastanti, i giudici amministrativi hanno confermato quanto ritenuto dal funzionario comunale. Tuttavia, la vicenda non è ancora conclusa: si va ora alla fase successiva, con l’appello presentato dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio al Consiglio di Stato.
Il progetto di via Carmine Rossi
I lavori prevedono la sistemazione del marciapiede esistente e la ripavimentazione di parte dell’arteria stradale, con l’obiettivo di ampliare il belvedere che affaccia sul Lido Azzurro e il Lungomare San Marco, uno degli scorci più belli della città. Il progetto ha una spesa prevista di 635mila euro ed ha già ottenuto il finanziamento da parte del Ministero (PNRR).