Mentre proseguono le indagini sui lavori realizzati nella baia di San Francesco, ad Agropoli, dagli uffici comunali arriva una nuova ordinanza che dispone la demolizione e il ripristino dell’area. Il provvedimento, firmato dal responsabile dell’area Governo del territorio, Pianificazione territoriale e Patrimonio, Agostino Sica, è diretto al privato che ha eseguito i lavori.
Gli abusi
Le opere abusive consistono nel deposito di circa 250 metri cubi di massi in pietra arenaria di cava, posizionati sulla linea di battigia, e nella realizzazione di un tracciato stradale sterrato lungo circa 220 metri, che parte dalla proprietà privata e termina sulla linea di battigia.
Gli interventi dovranno essere eseguiti entro 90 giorni. «Decorso inutilmente questo termine, senza che sia stata eseguita la demolizione, il bene e l’area di sedime, nonché quella necessaria alla realizzazione di opere analoghe, saranno acquisite di diritto e gratuitamente al patrimonio del Comune».
Inoltre, l’accertamento dell’inottemperanza a questa ingiunzione comporterà l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria, con un importo compreso tra duemila e ventimila euro. Contro l’ordinanza sarà possibile presentare ricorso al TAR. Sul caso continua anche l’indagine della magistratura vallese che ha convalidato il sequestro del cantiere.