Agropoli, l’affondo di Pesce: «falso rispetto per la democrazia»

Il consigliere comunale di minoranza accusa: «Emerge tutto il falso rispetto per la partecipazione e la democrazia».

Di Luisa Monaco

Tavoli di concertazione e osservatori. L’amministrazione comunale di Agropoli, con una scelta per alcuni inclusiva, per altri solo finalizzata ad accrescere il proprio consenso e dunque di natura clientelare, continua ad istituire dei gruppi di lavoro su alcune specifiche tematiche.

L’Ente ha già previsto tavoli di concertazione per la gestione dell’area portuale, un secondo per lo sviluppo, un terzo per lo sviluppo e la promozione dell’osservatorio; e poi ci sono gli osservatori su cultura, scuola e formazione e politiche sociali.

Le critiche del consigliere Pesce

Critico il consigliere comunale di minoranza, Raffaele Pesce, secondo cui si tratta di scelte unicamente «politico-clientelari». L’esponente della minoranza si mostra particolarmente critico osservando come, a fronte della costituzione di questi gruppi di lavori, l’attività amministrativa risulti invece scarsa e poco prolifica.

«Il prossimo consiglio comunale è stato convocato dai consiglieri di minoranza», osserva infatti Pesce, sottolineando come soltanto grazie alle interrogazioni e alle mozioni proposte dai consiglieri di opposizione sia possibile convocare un consiglio comunale.

«Democrazia a rischio»

E poi un ulteriore affondo: «la minoranza ancora non ha una stanza nella casa comunale», un problema già evidenziato dal consigliere Massimo La Porta. Da ciò, per Pesce, «Emerge tutto il falso rispetto per la partecipazione e la democrazia».

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