Il consigliere comunale Massimo La Porta ha lanciato l’allarme per la situazione del costone roccioso della Grotta dell’Elefante, lungo la rupe di Agropoli, chiedendo un intervento urgente per prevenirne il collasso. Diverse le segnalazioni durante le ultime settimane: una delle colonne delle grotta preistorica sul lato nord della rupe, infatti, è crollata, e diverse crepe ne mettono a rischio l’intera stabilità.
Ora La Porta propone di sfruttare la posidonia oceanica per proteggere la rupe, trasformando questa pianta marina da problema in risorsa. Una soluzione già proposta in una interrogazione al Sindaco Roberto Mutalipassi.
La proposta
“L’obiettivo è duplice“, ha spiegato La Porta. “Da un lato, vogliamo risolvere il problema dello smaltimento della Posidonia, che ogni anno si accumula in grandi quantità sulle nostre spiagge. Dall’altro, vogliamo proteggere un tratto di costa di inestimabile valore paesaggistico e ambientale, come quello tra il porto e la Grotta dell’Elefante”.
Il consigliere ha inoltre criticato l’attuale sistema di monitoraggio del costone, giudicandolo inefficace. “Continuare a monitorare il costone con un inclinometro a parete è una perdita di tempo”, ha affermato La Porta. “I fenomeni di micro-crollo che interessano la parte superficiale del costone sono un chiaro segnale che la situazione è critica e richiede interventi immediati”.
La proposta di La Porta prevede l’utilizzo di sacchi di Posidonia per proteggere il piede del costone dall’erosione marina, combinato con interventi di consolidamento delle pareti rocciose mediante reti a doppia torsione, chiodature e funi d’armatura. “Questi interventi”, ha sottolineato il consigliere, “possono frenare il processo di degrado del costone e prevenire il rischio di crolli futuri, che potrebbero avere conseguenze disastrose per la Grotta dell’Elefante”.
“Il rischio è alto, si deve intervenire subito. Altrimenti, il prossimo crollo sarà letale per la Grotta dell’Elefante”, ha concluso La Porta.