La settimana fatidica è arrivata. Mercoledì 25 ottobre il Tar dovrebbe decidere sul ricorso elettorale presentato per le elezioni comunali del giugno 2022 ad Agropoli. Il condizionale è d’obbligo considerati i continui rinvii disposti dai giudici amministrativi. Questi ultimi nel giugno scorso avevano rinviato la decisione ritenendo di non avere i tempi tecnici per sentenziare sul caso dopo le ulteriori richieste di chiarimento fatte alla Prefettura e altri motivi aggiunti presentati dagli avvocati del gruppo Liberi e forti, con candidato sindaco Raffaele Pesce.
Il ricorso
Il ricorso elettorale si basa sulle incongruenze emerse in fase di scrutinio e riportate nei verbali dei presidenti di seggio.
Già la commissione elettorale, riunitasi all’indomani delle elezioni di Agropoli, rivelò delle anomalie, tanto da segnalare la questione anche alla Procura. Lo stesso Tar aveva chiesto delle verifiche alla Prefettura per avere un quadro più chiaro della situazione.
Cosa potrebbe accadere
Ma cosa accadrà il 25 ottobre? Tre le opzioni: nell’ipotesi più remota potrebbero essere annullate le elezioni e si tornerebbe al voto con nuovi candidati e nuove liste.
La possibilità più concreta, invece, è che i giudici dispongano il ritorno alle urne soltanto nelle sezioni in cui sono emerse incongruenze. In quel caso si voterebbe con le medesime liste del giugno 2022.
Terza ipotesi è che il ricorso venga respinto, dunque non cambierebbe nulla.
Nei primi due casi il comune verrebbe commissariato in attesa di nuove elezioni. La parte soccombente potrà fare ricorso al Consiglio di Stato.