Diventa una fucina di talenti da presentare, una macchina di parole, di storie, di iniziative solidali, di arte e cultura l’ex Fornace di Agropoli. Due settimane intense di incontri, sullo sfondo le tele ed i pannelli dell’artista napoletano Bellucci.
Il maestro Roberto Bellucci espone dal 15 al 30 di aprile presso il Polo Museale dell’ex Fornace di Agropoli. La sue incantevoli tele policrome, dipinte con colori vivaci, che tanto derivano dalle sue esperienze in Africa, faranno da sfondo ad una serie di incontri letterari che vedranno la partecipazione anche di Antonella Casaburi, scrittrice di talento di Vallo della Lucania.
Il programma de La Macchina del Fuoco
L’evento, organizzato dalla Città di Agropoli, dalla Fondazione Gianbattista Vico, dalla Lions Club Castellabate Cilento Antico, prevede 3 incontri letterari, il 16, il 22 ed il 30 aprile e la presentazione di 4 scrittori.
Si incomincia il 16 alle ore 10,30 dialogando con Eugenio Alaio ed il suo “Il silenzio delle donne”. Si prosegue con “Storie di un curioso metropolitano” di Roberto Buono. La rassegna letteraria continua il 22 aprile, quando alle ore 17,30 verrà presentata l’opera di Gianni Brandi: “A volte anche il deserto è fiorito”.
Il 30 aprile, invece, sarà la volta di Antonella Casaburi che avrà il piacere di dialogare con i convenuti, dopo la presentazione del suo primo libro di successo “Mirari”.
I successi di Antonella Casaburi
Antonella Casaburi è alla sua ennesima rassegna, dopo l’enorme successo riscosso dalla sua prima opera. È stata ospite anche di vari format televisivi e radiofonici, non ultima la sua partecipazione ad una puntata di Mica Pizza e Fichi in onda su La 7.
La sua presenza è stata l’occasione per presentare il suo romanzo, perfettamente innestato in un contesto di riscoperta di profumi, sapori ed essenze della propria terra d’origine. Protagonista delle più prestigiose fiere del libro,la giovane imprenditrice vallese è entusiasta di far parte del parterre di scrittori selezionati per La Macchina del Fuoco di Agropoli.
Le iniziative culturali nel Cilento sono sempre accolte con piacere perché rappresentano l’occasione per mettere in relazione culture e generazioni diverse.